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Blocco Superbonus, CNA Rimini: “Nemmeno nei peggiori incubi, Governo contro etica e buonsenso”

Con il Decreto legge firmato ieri sera – subito in vigore da oggi, 17 febbraio – che rende operativo il blocco di tutte le cessioni di crediti d’imposta per tutte le tipologie di bonus edilizi (tra cui il Superbonus), “ora il rischio tracollo per le imprese è più concreto che mai”, insorge CNA Rimini.

“Questa improvvisa e imprevista mossa del Governo ha lasciato incredulità sul modo in cui è stata presa questa decisione e preoccupazione per la tenuta del nostro sistema economico” sottolinea Davide Ortalli direttore di CNA Rimini “ci sono imprese e famiglie già abbondantemente esposte che hanno rispettato la legge ed ora, in itinere, si cambiano le carte in tavola”.

“Si tratta di una scelta gravissima – commenta Mirco Galeazzi Presidente di CNA Rimini – Il Governo contraddice etica e buon senso e colpisce un bene primario per tutti i cittadini come la casa. Un errore che compromette la promessa alle nuove generazioni sul loro futuro e su quello del pianeta e mette in ginocchio centinaia di aziende. Agevolare tutti i cittadini, indipendentemente dalle proprie disponibilità economiche, a cogliere l’occasione dei bonus edilizi era stata la migliore “scelta Green” che il nostro Paese potesse compiere in chiave ambientale ed economica per tutta la filiera”.

Gli edifici sono responsabili del 36% dei consumi energetici e del 39% delle emissioni in atmosfera di CO2 per questo solo otto giorni fa, la Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia del Parlamento europeo ha approvato la direttiva “Case Verdi”, la quale richiede che gli edifici residenziali raggiungano una prestazione energetica minima di classe “E” entro il 2030 e di classe “D” entro il 2033. Secondo gli attestati di prestazione energetica di Enea al 31 dicembre 2022 gli edifici italiani in classi energetiche inferiori alla classe “D” che si dovranno adeguare sono il 76%. Tre immobili residenziali su quattro dovranno operare lavori di ristrutturazione entro i prossimi 10 anni: “È facile intendere quanto confusa e poco lungimirante sia stata la scelta del Governo”, ribadisce CNA Rimini.

Le associazioni di categoria sono state convocate per lunedì a Palazzo Chigi. Una situazione descritta dalle prime parole del Presidente nazionale di CNA Dario Costantini “Quello che sta avvenendo è talmente grave che non l’avrei immaginato nemmeno nel mio peggiore incubo. L’unica possibile via di uscita da parte del Governo è una totale retromarcia per poi sederci ad un tavolo per studiare insieme eventuali azioni correttive. Una cosa è certa: sulla tutela delle imprese e delle famiglie la nostra Confederazione non farà sconti a nessuno”.

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