Nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 23 aprile, i Carabinieri della Stazione di Viserba, impegnati nell’ambito del quotidiano servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto in flagranza, per i reati di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, A. B., 29enne di origini nigeriane, domiciliato nell’anconetano.
L’uomo, che stava percorrendo a piedi una via del centro cittadino, è stato notato in atteggiamento sospetto dai militari che hanno quindi deciso di procedere ad un controllo di polizia al fine di acclararne la regolarità sul territorio italiano.
Dalla successiva verifica alla banca dati delle FF.PP. è emerso che all’uomo, in possesso regolare richiesta per il rinnovo del permesso di soggiorno, doveva essere ritirata della documentazione emessa dalla Questura di Ancona, atti che erano in suo possesso e che lo stesso consegnava ai Carabinieri. Al termine della verifica i militari, nel frattempo risaliti all’interno del veicolo di servizio per proseguire l’attività istituzionale, sono stati bloccati dall’uomo, il quale si è messo davanti all’auto per far sì che i militari non potessero partire. Dopo un breve colloquio nel corso del quale i militari ribadivano all’uomo che dovevano procedere al ritiro della documentazione, lo stesso, dopo essersi repentinamente portato sulla parte laterale del mezzo, ha aperto con la portiera anteriore, introducendosi all’interno dell’abitacolo per cercare di riprendersi la documentazione pocanzi consegnata; tentativo vanificato dalla immediata reazione dei militari con cui, successivamente, ha ingaggiato una colluttazione al termine della quale A. B. veniva bloccato, riportato con non poca difficoltà alla calma, condotto in caserma e tratto in arresto. Espletate le formalità di rito, lo stesso è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Rimini Principale in attesa della celebrazione del rito direttissimo. Al termine dell’udienza di convalida, svoltasi nel corso della mattinata odierna, l’arresto è stato convalidato ed il giovane è stato condannato ad 8 mesi di reclusione.