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Bizzarro, Assassino e Tricheco VS. Comune di Rimini 0-3!

Sarò sicuramente una voce fuori dal coro, ma a leggere vari articoli e commenti su questi tre casi, resto di stucco.

Andiamo per ordine. Il bar Bizzarro in piazzale Gondar a Bellariva è diventato oramai un ricordo, questo perché costruito “abusivamente”, su un’area di fregio di proprietà del Comune di Rimini, area divenuta nelle disponibilità del comune dal lontano 1970 e dopo 34 anni viene demolito.

Lo storico bar Tricheco di piazza Malatesta, dopo ben 37 anni di attività verrà raso al suolo. La motivazione è quella che sorge su un’area comunale ed “archeologica”. Il bar è costruito sulle mura Malatestiane e per la Soprintendenza, questa situazione non è sanabile e per queste motivazioni deve essere abbattuto.

“L’Assassino”, ha rimosso da mesi la struttura, perché dal 1980 e dopo circa 37 anni che sorgeva in modo abusivo ed aveva stato chiesto il condono. Niente condono e quindi smontaggio della struttura.

Tre storie diverse, ma che hanno un filo conduttore unico: abusi che si sono perpetrati e sono stati tollerati per decenni, con vari distinguo.

Per una volta, plaudo all’iniziativa del Comune di Rimini, perché di fatto viene ripristinata la legalità, che mi permetto di ricordare non è una questione che può essere a corrente alternata.

A molti cittadini nel corso degli anni passati, ma anche ai giorni nostri, non appena, ad esempio, edificavano un ricovero attrezzi su terreno di loro proprietà, arrivavano quasi immediatamente, multe e ordinanze di abbattimento, mentre in queste tre situazioni si è andato anche oltre il cosiddetto buon senso.

Certamente, non gioisco nella chiusura di tre attività che nel loro piccolo erano dei punti di riferimento. Ma è altrettanto vero che non si può sempre tollerare tutto in nome di chissà quali interessi o intenzioni.

Però! E sì, come sempre c’è un “però”. Se il Comune di Rimini, ha giustamente intrapreso un’azione nei confronti dei sopra citati soggetti, mi chiedo perché dorme ancora sulle aree archeologiche rilevanti come quella dove c’è il CEIS, dove gli abusi sono macroscopici? Mi chiedo perché dorme ancora sulle tante aree di fregio che partono da Miramare per finire al porto di Rimini e non solo? Anche in questi casi non sono passati giorni, ma anni e anni….

Leonardo Carmine Pistillo

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