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Bimbo morto a Mirabeach, salgono a 10 gli indagati. Il pm: “Inchiesta a tutto tondo”

Sono dieci gli indagati nell’inchiesta della Procura di Ravenna aperta dopo la morte di Edoardo Bassani, il bimbo di quattro anni di Castrocaro (Forlì)
probabilmente annegato in una piscina del parco di divertimenti Mirabilandia, nel pomeriggio del 19 giugno. Le iscrizioni, nel fascicolo per omicidio colposo in
cooperazione, sono state decise in vista dell’autopsia. in un briefing tra gli investigatori che si è tenuto in mattinata. Alla riunione, oltre ai Pm titolari, il procuratore Alessandro Mancini e il sostituto Daniele Barberini, hanno partecipato carabinieri e ispettori della Medicina del Lavoro dell’Ausl.

Sono due le aree di eventuale responsabilità penale su cui stanno concentrandosi gli inquirenti. La prima riguarda chi aveva un diretto contatto col bambino e quindi in primis la madre, difesa dall’avvocato Fabio Zauli del foro di Forlì e poi il personale del salvataggio di `Mirabeach´, l’area all’interno del parco di divertimenti dove è successa la tragedia.

In secondo luogo si valuterà l’organizzazione del parco in materia di sicurezza e quindi le condotte delle persone con ruoli in questo settore all’interno della società. Al momento la Procura ravennate, in ogni caso, non ha ravvisato l’esigenza di sottoporre a sequestro beni o oggetti del parco.

Si continuerà poi a cercare di ricostruire con precisione cos’è successo nel tempo in cui il bambino, figlio unico, è rimasto solo, lasciato in circa 30 centimetri d’acqua. Durante quei minuti, secondo quanto accertato sin qui, ha giocato, si è diretto verso altri bambini, ma poi è andato a finire in uno spazio, chiamato `Laguna del Sol´, dove l’altezza della piscina è di 110 centimetri, più o meno quanto lui. Quando è andato in affanno, nessuno se ne sarebbe accorto. La madre intanto lo stava cercando. Quando è stato visto, era già a faccia in giù e inutili sono stati i tentativi di rianimarlo: è deceduto nel tragitto verso l’ospedale.

Domani verrà conferito l’incarico al medico legale per l’autopsia e le difese degli indagati potranno nominare i propri consulenti di parte. A Castrocaro, il paese del Forlivese dove vive la famiglia, sarà proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali, fissati quando saranno terminati gli accertamenti sulla salma.

Il procuratore di Ravenna Alessandro Mancini ha sottolineato che “l’inchiesta è delicata, parliamo di una tragedia nella tragedia. Non si può colpevolizzare la madre nè tentare un approccio sommario. Le indagini sono a tutto tondo e non è un caso“.

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