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Bilancio 2020 del Comune di Rimini puntato sulle famiglie: “Tagli a rette, no nuove tasse, sostegno a handicap”

“E’ il bilancio più politico che finora abbiamo proposto”, annuncia l’assessore del Comune di Rimini Gian Luca Brasini. Politico nel senso che è il primo documento di previsione contabile “family oriented” quello che, dopo l’approvazione della nota di aggiornamento del documento unico di programmazione (Dup) e dello schema di bilancio di previsione finanziario 2020 – 2022 da parte della Giunta comunale, comincia questa settimana il suo cammino amministrativo e di confronto con le forze politiche e sociali di Rimini, per arrivare alla discussione in Consiglio comunale entro il mese di dicembre.

“Vicini alle famiglie – spiega Brasini – innanzi tutto tagliando rette di asili e mense. Poi non aumentando da nessuna parte tasse e tariffe. E attraverso un grande investimento per chi è in difficoltà, come le famiglie dove ci sono handicap, anche in età pre-scolare”.

L’assessore al bilancio si dice “orgoglioso di essere riminese” per misure che secondo andranno a rafforzare una tendenza già in atto: diverse famiglie con bambini che soffrono di handicap più o meno gravi decidono di trasferirsi a Rimini proprio per poter usufruire di servizi che a casa loro non trovano. “Arrivano un po’ da tutta Italia – fa sapere Brasini – e noi siamo fieri di poterli accogliere tutti, perché siamo una città aperta e facciamo parte di una regione che nel welfare è in cima alle classifiche”. “Certo – aggiunge – giochiamo in campionato difficile, nel senso che volendo eccellere anche all’interno della nostra Regione Rimini se la deve vedere con realtà avanzate come Modena o Parma e Bologna. Ma ci stiamo riuscendo”. 

Quanto al debito, Brasini punta alla “soglia psicologica” del suo dimezzamento, che dovrebbe essere superata entro la fine del mandato della giunta Gnassi: “Al momento dell’insediamento il Comune di Rimini aveva debiti per 141 milioni di euro; nel 2020 dovrebbero ridursi a 75 milioni”, auspica l’assessore. Che spiega di esserci arrivati in parte per il naturale esaurirsi dei mutui, che del resto un Comune non può contrarre per coprire la spesa corrente, in parte con un impegno sempre più serrato nel recuperare i soldi delle tasse non pagate.

E qui Brasini tiene a sottolineare che “la lotta all’evasione fiscale se vuole essere efficace non può mai essere affidata alla cieca repressione stile Equitalia: “Un Comune, a differenza delle agenzie di riscossione, conosce i suoi cittadini e innanzi tutto bada a distinguere chi non paga perché non vuole, ed è un evasore vero,  e chi non paga perché non può, ed è un contribuente in difficoltà. A questi ultimi noi forniamo strumenti molto vantaggiosi per potersi mettere in regola, con dilazioni fino a sei anni e interessi di mercato, cioè praticamente zero”.

La novità individuata dall’amministrazione comunale di Rimini per la sua ‘Finanziaria 2020’ è infatti una serie organica di misure contenute in una misura specifica chiamata ‘Futuro Rimini’.

Si tratta di risorse per un importo complessivo di 7,2 milioni di euro, specificatamente dedicate al sostegno dell’educazione scolastica e dei giovani nuclei con prole che consentiranno, ad esempio, alla famiglia con un bimbo che frequenta le scuole d’infanzia a Rimini di risparmiare oltre 1.200 euro all’anno tra abbattimento retta, sconto sulla mensa e trasporto pubblico gratuito.

A questo taglio orizzontale dei costi scolastici a intero beneficio della famiglia riminese si aggiungono altre agevolazioni sul trasporto scolastico, i voucher per i nidi estivi, i contributi per le famiglie numerose, gli investimenti sulle attività del doposcuola e sul centro per le famiglie e, soprattutto, l’investimento sull’intero fronte dell’handicap scolastico (circa 5 milioni di euro in tutto), “pietra angolare di ogni politica virtuosa sull’educazione che integra e non esclude”, sottolinea l’assessore Brasini.

“La misura del ‘Futuro Rimini’ tocca potenzialmente 5 mila famiglie della città che avranno un effetto positivo e immediato sulle tasche e sui conti di casa, pur non rinunciando a servizi come la scuola e l’educazione che rappresentano il migliore degli investimenti strategici per una comunità che vuole guardare al domani con fiducia. Questa novità si interseca alla proposta di piano triennale degli investimenti che di qui a fine mandato vedrà la realizzazione di quattro moderni complessi scolastici. Sono la ‘Montessori’ per 4 milioni e la ‘Ferrari’ completamente ricostruita con 5 milioni; entrambe dotate di palestra. Poi la Boschetti-Alberti con un milione e 600mila euro, e ‘Fai bene’ a Torre Pedrera con 5 milioni. In tutto fanno 16,3 milioni di euro, portando il totale dal 2011 a 10 nuove scuole.

La novità del ‘Futuro Rimini’ è una delle quattro sulle quali poggia la proposta di bilancio previsionale 2020. Le altre tre sono: tasse e tariffe ferme, riduzione ulteriore del debito che dal 2011 si dimezza (dai 141 milioni di euro di 8 anni fa ai 75 milioni di oggi) e ancora più recupero dell’evasione.

“In questa nostra proposta di bilancio, che comincia il suo cammino ed è aperta a ogni contributo migliorativo- spiega l’assessore Gian Luca Brasini- abbiamo focalizzato l’attenzione sulla condizione quotidiana di vita dei riminesi. Sostenere la quotidianità come leva per progettare il futuro. Crediamo che, in questo modo, di porre in essere le basi più solide per tenere assieme diritti e doveri delle persone, sostenendo reddito e futuro delle famiglie”.

Più nel dettaglio, la proposta:

  Nessun incremento di tasse, tributi e tariffe. Confermata l’esenzione dall’addizionale Irpef per i redditi fino a 15.000 euro lordi per un totale di quasi 56 mila riminesi che non pagheranno un euro (oltre la metà dei contribuenti). Rimangono invariate le aliquote Imu sugli immobili e, nonostante la previsione dell’unificazione Imu-Tasi contenuta nella Legge di Bilancio 2020, sono anche confermate tutte le agevolazioni tributarie Imu, Tari, Imposta di soggiorno, Icp, nonché la disapplicazione dell’ ISCOP su alcuna categoria.

–  Il debito cala. Il bilancio guarda al futuro per alleggerire il peso del debito sulle nuove generazioni: il debito del Comune infatti continua a scendere e passa 141,352 milioni del 2011 ai 73,1 milioni previsti entro la fine del 2020, confermando di fatto un dimezzamento del debito residuo. Significa che il debito pro capite nel 2020 sarà di 485,42 euro contro i 977,85 euro del 2011.

– Meno evasione e più risorse per le priorità del mandato.  L’ampia azione di contrasto all’evasione negli ultimi anni ha consentito la ripresa di 26 milioni di euro di Tari non corrisposta e oltre 43 milioni di IMU. Questo è il frutto di una serie di interventi che hanno mixato le procedure di tax compliance per chi vuole regolarizzarsi, alla tolleranza zero verso i recidivi e le situazioni più gravi. Si pensi solo all’impulso dato dal Comune di Rimini sul fronte del recupero dell’evasione Tari, Imu, Imposta di soggiorno che lo ha visto, nel 2019, vincitore del Premio Innovazione SMAU e principale promotore del Regolamento per la sospensione/revoca delle licenze in caso d’irregolarità tributaria (art. 15 ter Decreto Crescita), nonché, da ultimo, dell’approvazione nel Decreto Fiscale, dell’art. 38 che sancisce l’imponibilità delle piattaforme marine all’imposta immobiliare. A lato delle azioni di recupero ordinarie, continueranno ad affiancarsi l’attivazione di processi per incrementare il recupero evasione, attraverso le compensazioni, il diniego dell’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico e la revoca delle agevolazioni tariffarie per chi non è in regola col pagamento dei tributi, l’implementazione delle banche dati e le attività congiunte con Guardia di Finanza, AUSL ed Ispettorato provinciale del Lavoro. Tutto ciò sta favorendo anche il significativo miglioramento del pagamento dei tributi alle scadenze (capacità di riscossione del 92,33% per l’Imu e dell’88,46% per la Tari). Si intende quindi proseguire anche nel 2020 in questa direzione, concentrandosi, in particolare, sull’accelerazione dei tempi delle procedure ingiuntive, sull’ulteriore ampliamento dello strumento delle rateizzazioni, sulla proposta di alcune modifiche regolamentari a favore delle categorie più deboli e sull’incentivazione allo scambio dei dati.

Gli investimenti. Oltre al consistente investimento sull’edilizia scolastica (tra 2019 e 2021 oltre 16 milioni di euro), sono da rimarcare interventi sulle aree comprese nel programma ‘Città diffusa’: la manutenzione delle strade cha partirà dal 1 gennaio con una dotazione di 2 milioni di euro (più del doppio rispetto alla somma iniziale del 2019), l’avvio del nuovo canile comunale per complessivi 1,2 milioni di euro, la manutenzione dei cimiteri del forese, compreso il cimitero di San Lorenzo in Correggiano e del cimitero monumentale civico di Rimini per 700 mila euro, la manutenzione degli impianti sportivi per 500 mila euro (+ 300 mila rispetto il 2019), gli investimenti sulla pubblica illuminazione per 400 mila euro a carico del bilancio comunale (+ 200 mila rispetto al 2019). Si confermano gli investimenti sulla maggiori opere avviate come il Parco del Mare che risulta inserito nell’annualità 2020 per 18 milioni di euro e i lavori sul sistema fognario Dorsale Ausa per 8,6 milioni di euro.

– Le tappe dell’approvazione del bilancio. Anche quest’anno il Comune di Rimini approverà il bilancio di previsione entro il 31 dicembre, “ma il 19 dicembre l’iter dovrebbe essere già concluso”, precisa l’assessore. Da questa settimana in poi  Gian Luca Brasini, illustrerà le linee essenziali del documento economico alle forze di maggioranza e alle organizzazioni sindacali che lo hanno richiesto. Poi la proposta approderà in commissione consigliare.

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