«Per me lasciare il Movimento (5 Stelle, ndr) sarebbe come per un jazzista darsi al liscio. Praticamente mi stanno dando dello scemo»,: parole e musica di Beppe Grillo, che però hanno fatto infuriare mezza Romagna.
C’è chi, come Michele Minisci, del Naima di Forlì, è letteralmente «saltato sulla sedia». Secondo il fondatore dello storico Jazz Club, si tratta di «un’affermazione che deve aver lasciato stupefatti, per il giudizio razzista e discriminatorio verso una musica considerata di serie B, non solo Riccarda e Raul Casadei, rispettivamente figlia e nipote del mitico Secondo», ma anche molti musicisti jazz «che hanno sempre contaminato il jazz col liscio, come Hengel Gualdi, Piergiorgio Farina e Germano Montefiori».
Giordano Sangiorgi, patron del Mei, il Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza ed organizzatore della Notte del Liscio, ha diramato un invece un comunicato stampa:
«Spiace leggere una dichiarazione simile. Trattasi di ignoranza musicale. Pochi sanno che dalle musiche di Secondo Casadei fino a quelle di Extraliscio dietro vi sono grandi talenti musicali che avrebbero ben figurato nelle migliori orchestre mondiali. Purtroppo molte orchestrine con le basi hanno distrutto la grande professionalità, maestria e competenza di tanti grandi del Liscio che non sto qui ad elencare e che celebriamo da due anni alla Notte del Liscio. Si tratta di una dichiarazione purtroppo però profondamente ignorante e discriminatoria verso un genere musicale, i suoi musicisti e la loro terra».
Sangiorgi ha anche invitato Beppe Grillo «a una grande serata con le migliori orchestre vecchie e nuove di liscio per fargli cambiare parere, organizziamo noi».
Dopo queste reazioni, da Beppe Grillo è arrivato un segnale di ravvedimento: sulla sua pagina Facebook il comico genovese ha postato un breve video in cui si esibisce alla fisarmonica e dichiara: «Io amo il liscio!»