Nei giorni scorsi l’assessora alla programmazione e alla gestione del territorio, Roberta Frisoni, ha illustrato le linee attuate dal Comune di Rimini affinché i cittadini possano fruire al meglio dei servizi, facendo qui particolare riferimento al bonus 110.
“Gli uffici del Comune di Rimini che accolgono le crescenti domande dei privati e dei tecnici relativi ai nuovi bonus governativi, a partire dal Bonus 110, stanno accostandosi a un profondo potenziamento e adeguamento tecnologico per incrementare l’accoglimento delle pratiche e accelerare le relative risposte al cittadino e al professionista, in maniera da sostenere nel concreto l’auspicata ripresa del settore edilizio sul versante della riqualificazione e della rigenerazione energetica.
A fine dicembre ho sottoscritto un appello dell’ANCI, insieme ai Comuni di Torino, Milano, Bari, Cosenza, affinché il Governo, proceda al taglio di alcuni aspetti burocratici che possono elidere alla radice l’impatto positivo del Bonus. Ma quello dello sfrondamento dei lacci e lacciuoli procedurali è solo una delle due leve su cui gli Enti locali possono e debbono agire. Non basta. Anche i Comuni devono orientare la loro organizzazione nella gestione più efficace di questa ondata di lavoro, che poi è un’ondata di fiducia nella ripresa attraverso il beneficio comune del miglioramento del patrimonio edilizio privato.
Per questo, come Comune di Rimini, abbiamo programmato per le prossime settimane e per tutto il primo semestre 2021 un deciso incremento di personale e di adeguamento tecnologico, mettendo in campo da subito due soluzioni sinergiche:
Nell’immediato verrà potenziato il contingente di personale dedicato all’evasione delle istanze di accesso ai documenti e ai fascicoli edilizi, attraverso lo spostamento straordinario di diverse unità di personale all’archivio dello Sportello Unico dell’edilizia
Verrà allineata in tempi rapidi l’operatività della ditta aggiudicataria del servizio di digitalizzazione dell’archivio (che, va detto, è diventata operativa solo dall’estate 2020 dopo il definitivo rigetto da parte del Consiglio di Stato del ricorso presentato da un’altra impresa concorrente ) in modo da rispondere in maniera pronta e completa alle istanze.
È chiaro che l’attenzione da parte delle amministrazioni locali su questo fronte deve essere prioritaria di qui a tutto il 2021 almeno. Si tratta di mettere in piedi moduli organizzativi in settori storicamente di complessa gestione, anche e soprattutto in relazione alla mole della documentazione storica, archivistica, esclusivamente cartacea. Mi giungono riscontri dai colleghi dei Comuni capoluogo vicini e non circa una crescente difficoltà a gestire la tempistica delle domande. Ma in ogni caso bisogna farlo necessariamente. Il Comune di Rimini con questo sforzo ‘a presa rapida’, prendendo atto anche delle istanze avanzate dagli ordini professionali in tal senso, intende accompagnare e sostenere il lavoro dei tecnici e degli ordini con misure straordinarie e strutturali”.
Apprendiamo con soddisfazione questa decisione che troviamo in sintonia con quanto avevamo indicato non tanto tempo fa a proposito di energie rinnovabili e delle ristrutturazioni edilizie.
Dicevamo infatti : “ Oggi esistono gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie, che sono stati prorogati a tutto il 2023 ed aumentati fino al 110% per interventi antisismici e per altre tipologie di interventi che migliorino l’efficienza energetica. Questi incentivi possono essere il volano per ristrutturare la gran parte degli edifici esistenti, costruiti negli anni 60/70, migliorando l’efficienza energetica degli stessi e possono creare nuovi posti di lavoro legati a questi interventi e a queste tecnologie.
L’amministrazione comunale dovrebbe creare un apposito ufficio per la promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili e convocare assemblee pubbliche nei quartieri per fornire ai cittadini le informazioni per questi interventi e snellire la burocrazia legata alle pratiche necessarie.” Andrebbero favoriti e incentivati gli impianti di piccole dimensioni ( tetti fotovoltaici) per le famiglie, le piccole e medie imprese, gli edifici pubblici, le scuole e non quelli a terra e di grandi dimensioni. Le fonti rinnovabili debbono seguire un modello, per creare una vera democrazia energetica, che permetta a famiglie e imprese di risparmiare e di tagliare le emissioni di CO2 “ , questo era scritto nel programma elettorale di Gnassi .
L’amministrazione comunale uscente aveva anche proposto un forum riminese per le energie rinnovabili distribuite ( F.R.E.D.) che doveva coinvolgere tutti gli attori sociali , gli operatori economici che lavorano sulle energie rinnovabili. Occorre fare il punto su questo progetto, quanti sono gli impianti fotovoltaici installati, di quale potenza e a quanto ammonta la potenza complessiva fotovoltaica installata. Per i prossimi 5 anni bisognerebbe fare un piano per raggiungere la quota del 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili. Servirebbe poi che i quartieri o quello che ne rimane, venissero coinvolti in questa operazione per informare e dare la possibilità ai cittadini di usufruire al meglio di questa opportunità.
Luigino Garattoni
Emilia Romagna Coraggiosa