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Bellaria, Zanzini (PD): sullo sdoppiamento dell’istituto comprensivo il sindaco ha semplicemente “cambiato idea”

“Leggiamo la risposta dell’amministrazione comunale e apprendiamo che la scelta dello sdoppiamento dell’istituto comprensivo fu in realtà dettata dalla Regione e dalla direttrice didattica. – interviene sulla questione Nerio Zanzini, Partito Democratico Bellaria Igea Marina – Allora quella dell’assessore Filippo Giorgetti non fu una scelta lungimirante, come egli stesso affermò, ma una scelta subìta, da sanare entro il 2024/25.

In realtà non c’è nessuna imposizione della regione ma una delibera (è la 1771, non la 1711) contenente un indirizzo che definisce una flessibilità del 20% al numero minimo di alunni (1.000) per creare un istituto comprensivo. Quello è il tetto minimo, non il massimo.

Il nostro sindaco ha tutto il diritto di cambiare idea, sarebbe però più corretto ammetterlo, invece di scaricare sugli altri.

Per essere chiari fino in fondo, vogliamo precisare che contenere il numero di alunni per ogni circolo/istituto è un criterio condiviso anche dal PD, nazionale e locale, ma che le scuole prima vanno fatte, non solo scritte sulla copertina dei registri di classe.

E, visto che ci siete, ci potete dire quali scuole (leggasi edifici scolastici) a Bellaria Igea Marina sono state realizzate da queste amministrazioni di centro-destra?

Avevate la possibilità di allargare/completare la Ferrarin ma quel milione e settecentomila euro avete preferito dirottarli sul ponte (im)mobile che conduce alla pescheria di misera memoria. Anche qui pare che oggi ci sia un ripensamento. Però i treni si prendono quando passano (vedi i fondi del PNRR buttati per la futura scuola Maf) perché è solo così che non si sprecano soldi pubblici e si realizzano servizi adeguati con la necessaria tempestività.” conclude Zanzini.

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