Il tribunale del riesame ha annullato la sospensione dal servizio del comandante, Ivan Cecchini, e dei due agenti Felice Ardito e Antonio Crestini.
La sospensione, per tre mesi, dei tre vigili urbani di Bellaria era stata decisa dal giudice Benedetta Vitolo, nell’ambito dell’indagine che aveva portato la procura della Repubblica di Rimini ad accusare a vario titolo il personale della polizia municipale coinvolto per abuso d’ufficio, peculato e truffa.
Una vicenda che aveva sconvolto tutta la comunità di Bellaria perché vi era coinvolto un quarto vigile urbano, l’ispettore Attilio Sebastiani, che si uccise la mattina del 19 ottobre sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza. Proprio quella mattina era atteso dai giudici per essere interrogato.
Per altro come ha rilevato la stessa indagine le presunte assenze non motivate dal lavoro erano di modesta entità (da 30 minuti a poco più di un ora).
I tre indagati hanno sempre rigettato tutte le accuse ritenendo che per ogni episodio contestato vi siano congrue ed evidenti giustificazioni