Il giudice, Benedetta Vitolo, ha sciolto la riserva sui tre agenti della Polizia municipale coinvolti in un’inchiesta di assenteismo che ha visto il suicidio di un quarto collega indagato.
Il gip ha accolto la richiesta del pubblico ministero, decidendo per la sospensione dal servizio del comandante, Ivan Cecchini, e dei due agenti Felice Ardito e Antonio Crestini, questi residenti a Pesaro, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio, peculato e truffa. “Un periodo – sottolinea il giudice nel provvedimento – che appare congruo in relazione alla non eccessiva entità del danno patrimoniale, causato alla pubblica amministrazione”.
Questa vicenda aveva sconvolto tutta la comunità di Bellaria perché vi era coinvolto un quarto vigile urbano, l’ispettore Attilio Sebastiani, che si uccise la mattina del 19 ottobre sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza. Proprio quella mattina era atteso dai giudici per essere interrogato per abuso d’ufficio peculato e truffa nell’ambito di una inchiesta della Guardia di Finanza sull’assenteismo sul luogo di lavoro.
Sul provvedimento del Gip gli avvocati dei tre vigili urbani hanno annunciato ricorso al tribunale della libertà.