Il 18 Novembre 2018 alle 16.30 il Teatro Astra di Bellaria Igea Marina (RN) ospita “Abu sotto il mare” di e con Pietro Piva e con le musiche di Paolo Falasca, seconda tra le proposte della stagione teatrale del Teatro Ragazzi.
Lo spettacolo è il racconto di un bambino ivoriano e di una manciata di ore intorno e dentro ad una valigia rosa.
Il padre di Abu vive in Europa, e nel tentativo di farsi raggiungere dal figlio, è costretto a rivolgersi ad un’organizzazione clandestina; questa assolda una ragazza, che ha il compito di contrabbandare Abu attraverso la dogana di Ceuta. Il ragazzo si aspetta di viaggiare comodamente in nave, mentre invece dovrà affrontare il viaggio dentro una valigia, e ci racconta quello che vede da lì dentro. La sua visione, il suo sogno, frutto della fiducia negli adulti e nella speranza di arrivare, sono il suo viaggio, la sua avventura, che finirà su di un rullo trasportatore per valigie, tra le luci al neon ed i raggi x, le piastrelle e le mani guantate di bianco della dogana.
Abu sotto il mare è ispirato ad un fatto di attualità, che più o meno tutti conosciamo. È un racconto di un migrante, ma prima di tutto, di un mondo di adulti che costringe un bambino a nascondersi, a provare paura, a privarsi della propria dignità.
“Abu sotto il mare nasce da una fotografia che mi punge, quella di un bambino dentro ad una valigia passato ai raggi x alla dogana di Ceuta. Lo spettacolo è la versione di quel bambino del viaggio che ha affrontato, di come lui immagina che siano andate le cose o di come sarebbero potute andare. Un bambino dentro una valigia è un limite, un confine. Quello che mi interessa è vedere se quel bambino sceglie di fuggire dalla realtà per rifugiarsi nella fantasia, capire quanto il suo viaggio lo fa diventare un uomo, e che uomo diventa. Mi interessa ascoltare le sue domande perché lui fa quelle giuste, quelle che mi riportano alla vista la tragedia che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni ma che non sempre riesco a vedere”. (Pietro Piva)
Menzione speciale Premio Scenario Ustica 2017: perché “L’artista è capace di farci percepire, con dolorosa ironia e sapiente uso della maschera corporea, il conflitto terribile di un bambino in fuga. Proprio per la delicatezza con cui riesce a trattare le visioni, i sogni e le speranze del piccolo Abu, Pietro Piva ci mostra la terribilità di ogni profugo, costretto a dimenticare il proprio mondo per avventurarsi, magari nascosto dentro una valigia rosa, verso l’ignoto”.
Ingresso a pagamento:
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro e in prevendita sul circuito VIVATICKET.
Info:
http://www.teatroastrabim.it/
Età consigliata: 7-14 anni
Ingressi: Intero 10 euro; Ridotto 6 euro.