Si è svolto oggi l’interrogatorio di garanzia di Claudio Battazza. E’ stata l’occasione, per il sindaco dimissionario di Morciano, di chiarire la sua posizione rispetto alle accuse di false sponsorizzazioni nell’ambito dell’inchiesta sulla riqualificazione dell’ex pastificio Ghigi (per 396 mila euro).
“Quello che ho fatto l’ho fatto per la città, per la comunità e non ho intascato un soldo”. Così Battazza davanti al giudice Vinicio Cantarini, respingendo ogni addebito e motivando le proprie condotte per il bene della comunità. E’ stata anche ricostruito tutto l’iter amministrativo della riqualificazione dell’ex pastificio Ghigi.
Una vicenda che dura da oltre 15 anni ed ha visto l’approvazione finale del progetto, poi andato in esecuzione nel 2013. Un progetto coerente con gli obiettivi di urbanistica partecipata del progetto “Verso Morciano 2030”.
L’amministrazione Battazza nel 2013 è riuscita a rinegoziare con la proprietà la possibilità di introdurre una forte riduzione della superficie da costruire: dai 19.713 mq consentiti dall’accordo del 2003 ai 10.200 mq in corso di realizzazione. Ciò, in linea con altri “tagli al cemento” operati nel centro di Morciano.
Inoltre, l’amministrazione di Morciano ottenne la realizzazione, a costo zero, di un Auditorium con una sala polivalente per 400 persone, insieme al versamento al Comune di oltre 1 milione di euro, quando invece l’accordo ereditato nel 2009 prevedeva che il Comune acquisisse spazi pubblici in buona parte acquistandoli al costo di euro 3.838.540 euro.
A fronte di questa puntuale ricostruzione, il giudice ha chiesto ulteriore documentazione agli avvocati. In definitiva, la richiesta di una vera e propria memoria che ripercorra tutte le tappe dell’approvazione del piano ex Ghigi dove emerga chiaramente la riduzione di capacità edificatoria.