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Basta Plastica in Mare: “Io ventenne riminese voglio sapere dai politici da che parte stanno”

“Garanzie scritte per il Green New Deal in Emilia-Romagna”, le chiede Basta Plastica in MARE ai candidati alle Regionali.

Lo scorso lunedì, primo giorno di traffico caotico del Sigep, hanno chiuso il Ponte di Tiberio piazzandosi stretti per mano davanti alle auto. Si tratta dell’associazione no-profit Basta Plastica in Mare, della quale Edoardo Carminucci, 20 anni studente alla Luiss, è il vicepresidente. Lo sentiamo per chiedergli la ragione del gesto.

Voleva essere una protesta?

“E’ vero, l’aria è irrespirabile, Pm 10 e anidride carbonica sono alle stelle. E le ragioni ci sono tutte per bloccare il traffico che ci avvelena. Ma no, no, la nostra è un’azione propositiva, simbolica e dimostrativa, e che a sorpresa rifaremo. La questione ambientale e il benessere della comunità sono la nostra missione, per statuto. Da studente vivo una vita sociale e di volontariato molto attiva sia a Rimini, città per la quale m’impegno anche in un partito (ma in questo contesto elettorale non ne parlo qui) che a Roma, la capitale nella quale studio che è attualmente molto in difficoltà in quanto a vivibilità.”

Quindi fai parte del movimento Fridays for Future?

“Sono particolarmente sensibile alle istanze di rispetto dell’ambiente che Greta Thunberg ha promosso nel mondo intero tra noi giovani, e mi fa piacere stare insieme a persone che da tempo hanno questo interesse reale per il mare Adriatico e la terra di Romagna, come la nostra presidente Manuela Fabbri e tanti altri. I giovani hanno bisogno di concretezza e il nostro Green New Deal in realtà, grazie ad Andrea Gnassi, qui era già iniziato, dall’impianto fognario, al Parco del Mare, il Metromare, la città che diventa sempre più d’arte… non poteva restare inerte su un problema enorme come la plastica in mare. Qui siamo nati ed è nato il protocollo d’intesa Romagna Plastic Free / 2023, per il periodo che ci siamo concessi nello sconfiggere la plastica monouso, insieme a Romagna Acque, il Centro Ricerche di Cesenatico, Visit Romagna, il Piano Strategico e il Comune di Rimini: è logico e conseguente l’impegno che richiediamo ai candidati prima che siano eletti”.

Allora perché il Ponte di Tiberio?

“L’estate scorsa e fino a novembre per il Fuorisalone di Ecomondo 2019 la nostra attività è stata in mare con le antiche barche romagnole di Vele al Terzo, ma come oramai in tutte le stagioni invernali, la pessima qualità dell’aria è come al solito emergenza. E a Rimini lo è in particolare nei momenti di grande concentrazione di traffico per gli eventi. Che portano risorse economiche, ma la cui impronta ecologica deve essere meno pesante per la comunità. E’ una ragione per la quale abbiamo eletto il Ponte di Tiberio a simbolo di cultura ambientale tra terra, aria e mare. Tra gli impegni precisi che chiediamo ai candidati, c’è anche disincentivare il traffico automobilistico, almeno all’interno delle città, a Rimini ora chiudere al traffico il Ponte di Tiberio non sarebbe più un dramma. Noi riteniamo che oramai la comunità sia matura affinché questo passo che forse sembrava traumatico qualche anno fa, possa finalmente essere realizzato. Come associazione chiediamo di organizzare rapidamente una navetta elettrica gratuita che aggiri il decumano romano: da Tiberio (parcheggio) ad Augusto, l’imperatore al quale è intitolato l’Arco e che il Ponte lo ha iniziato (in P.zzale Olga Bondi ci sono le fermate dei bus per ogni direzione)”.

Chiedete ai candidati regionali di occuparsi del problema plastica in mare, ma non è stata approvata la legge plastic free in RE-R, poco prima dello scioglimento dell’Assemblea Regionale?

“Noi chiediamo più decisione su prevenzione e innovazione, affinché siano controllate e ristrette le concessioni che la Regione dà ai produttori di cozze che disperdono in mare le calze/reti di plastica nelle quali le allevano, in grande quantità. Di incentivare la ricerca e la nascita di stratup per noi giovani in collaborazione con le università e l’imprenditoria. Sappiamo che capacità e mezzi ci sono. E’ solamente una questione di volontà e cultura diffusa per impedire che elementi inquinanti non arrivino ad avvelenare aria, terra e mare. La Regione E-R può essere il volano che coordina tutti gli attori economici, culturali e istituzionali, sempre che questioni che riguardano la salute della natura e dei cittadini diventi primaria per ogni schieramento politico”.

Quali e quanti adesioni avete ricevuto finora?

“Tante. Tra le prime arrivate quella dei quattro candidati della lista per Bonaccini Presidente: Gianluca Garulli, Adriana Pellegrini, Kristian Gianfreda e Ilia Varo.
Il regista e consigliere comunale a Rimini, Kristian Gianfreda, ci ha scritto: “Condivido ogni proposta del documento di Basta Plastica in Mare. Senza il rispetto per l’ambiente qualunque attività umana diventa insostenibile per definizione. Mi soffermo su un punto però che ritengo emblematico: la pedonalizzazione del ponte di Tiberio. Da 2000 anni regge il peso dei traffici umani e meccanici, divenuti davvero eccessivi nell’ultimo secolo, dunque ha fatto abbastanza. E’ venuto il momento di creare un’oasi di pace. Bene l’immediata istituzione di una navetta circolare elettrica e gratuita, come propone Basta Plastica in Mare”.
Finora da Giorgio Pruccoli, Emma Petitti e Alessandro Belluzzi (in ordine di arrivo) nella Lista del Partito Democratico.
Da tutti i candidati di Europa Verde in Regione e dai quattro nella provincia di Rimini: Claudio Cerquetti, Monica Barogi, Davide Beligotti, Cristina Mengozzi. “Aderiamo a Romagna Plastic Free / 2023 e sottoscriviamo tutti e tre i punti richiesti dal comitato Basta Plastica in Mare, che ringraziamo per il suo impegno e per aver creato uno strumento comunicativo vincolante che permette di porre i futuri amministratori davanti ai propri impegni verificandone la coerenza con la promessa elettorale. Consideriamo particolarmente felice la scelta della data del documento 20 20 20 che richiama a obiettivi legati alla sostenibilità ambientale e che abbiamo molto a cuore!”.
Adesione convinta dai quattro candidati di Emilia-Romagna Coraggiosa per la circoscrizione di Rimini: Chiara Zamagna, Alfio Fiori, Mara Marani e Fabio Mina”.

E Carminucci conclude: “Forse siamo un po’ scarsi di contatti con Forza Italia, la Lega e liste collegate, alle quali abbiamo comunque inviato il nostro documento, ma non abbiamo ricevuto alcun cenno. Speriamo abbiano modo di leggerlo anche qui su Chiamamicitta.it. E contiamo sul già ammiraglio Aleardo Cingolani, membro del direttivo di Basta Plastica in Mare, affinché possa incoraggiare i candidati ad aderire”.

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