Nessuno alla viglia l’aveva pronosticato. Come del resto nessuno aveva previsto che la favoritissima Bologna fosse fatta fuori da Rimini in una folle successione di 5 gare con tutte vittorie in trasferta.
E nessuno aveva immaginato che San Marino, che da Bologna era arrivata distaccata di un solo punto, dopo due partite in casa si trovi a zero punto. E invece questo è il verdetto del diamante di Serravalle; ora resta quello di martedì 5 settembre allo stadio dei pirati. E potrebbe essere quello definitivo.
Rimini ha espugnato San Marino per la seconda volta consecutiva con una partita completamente differente da quella della serata precedente. dall’equilibrio assoluto, spezzato solo dal doppio di Bertagnon, alla grandinata di valide ed anche errori. San Marino paga carissimi i suoi, subendo 2 punti al secondo inning e 4 al terzo. 0-6, partita finita?
Non con San Marino, che si lancia in una rimonta strenua e rosicchia 2 punti al terzo, 2 al quarto e un altro al quinto. Rimini non riesce più a sfondare, ma tiene a bada i rivali pareggiando la quinta frazione.
All’apertura dell’ultima ripresa la partita è comunque ancora apertissima. Se non che i pirati decidono di chiuderla nel modo più fragoroso: addirittura un grande slam su home run di Infante e tanto per gradire altri 4 punti sparsi.
San Marino vinse il suo secondo scudetto consecutivo andando a Rimini sullo 0-2 e vincendo tre partite consecutive. Ma dopo il 15-5 di questa sera, non sarà facile ripetere quell’impresa: un Rimini così lucido e determinato non si vedeva da un pezzo.