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BASEBALL, NEMMENO I BOLOGNESI SONO CONTENTI

Non si placano le polemiche dopo la finale scudetto di baseball, vinta da Bologna su Rimini per 2 a 0 al sesto inning causa maltempo. E ovviamente il terreno di contesa non poteva essere che Facebook, dove, accanto alle lodi e ai festeggiamenti, non mancano i tifosi bolognesi che avrebbero preferito un ultimo atto differente.

Sulla pagina ufficiale della Fortitudo B.C., scrive per esempio Simone Monetti: “Mi spiace, la mia opinione è che una vittoria così importante non possa e non debba mai arrivare in questo modo”.

Risponde Paola Portunato: ” ??? concordo”.

E Andrea Nanni:  “Concordo con Simone. C’è ben poco da festeggiare”.

Giorgia Buselli però puntualizza: “I giocatori meritavano e meritano di festeggiare eccome. Non hanno fatto loro le regole, loro han fatto i punti che restano e resta la no hitter di Searl fino al 5 (lancio più lancio.meno). Il baseball è tutto questo”.

Andrea Nanni ribatte: “Bisognava avere il buon senso di interromperla dopo il primo scroscio. Si sapeva benissimo che ce ne sarebbero stati altri. Invece si è fatto di tutto per rimettere a posto il campo e fare i due out che mancavano. Uno scudetto non può essere deciso così”.

Sulla bacheca virtuale c’è anche qualche riminese a mettere zizzania. Loris Fiorilli attacca: “Eravate in 15 a festeggiare…Furfanti”.

Subito rintuzzato, con toni che si commentano da soli, da Marco Roversi: “blah blah blah…….parlate troppo e 0 fatti cmq visto che hai voglia di provare adrenalina potevate fare un pass fuori dal dall’Ara visto che giocava il Bologna a fare i duri……poi 15 all’Ospedale invece che rientro al mare……dai che ci sono prb più importanti nella vita fai il bravo ;)”.

Ma fin da subito nemmeno agli osservatori più qualificati non era piaciuta troppo una conclusione come quella andata in scena al “Gianni Falchi”.

Il giornalista bolognese Mino Pratie su Baseball.it ha commentato a caldo: “Chi ha avuto la “sfortuna” di essere la scorsa notte al Falchi ha potuto assistere dal vivo al più brutto spot che il baseball potesse augurarsi di avere. E meno male che Rai Sport non ha concesso la diretta”. E se è per questo, RaiTre Emilia Romagna il giorno dopo neppure ha dato conto del risultato e della stella del decimo scudetto arrivata sotto le due torri, preferendo concentrarsi sui successi calcistici di Bologna e Sassuolo.

Ma Prati prosegue: “Anche per i tifosi più sfegatati della Fortitudo, quelli rimasti fino all’epilogo ufficiale, la gioia per lo scudetto della stella non ha potuto che essere relativa“. E commenta: “In una finale, così come non c’è il tie-break, non dovrebbe esserci la regola del quinto inning, con le due sole alternative del risultato valido o della ripetizione integrale dell’incontro in caso di sospensione prima o dopo tale confine. Sarebbe bastato statuire per i playoff (o anche solo per la serie finale) in caso di sospensione per qualunque motivo (sarebbe già stato così in caso di un guasto all’impianto di illuminazione) la gara si riprende e completa dal punto in cui è stata interrotta e tutto sarebbe stato più bello, e più sportivo“.

Sullo stesso Baseball.it, Luigi Giuliani, il docente di letteratura spagnola appassionatissimo di baseball, ex giocatore e dirigente, traccia un quadro sconfortante di quest’ultimo campionato: “E per la IBL di quest’anno questo Giudizio arriva dopo una stagione un po’ così: solo sette squadre al via (il numero più basso di sempre); l’ultima che batte il record negativo di vittorie del Grosseto di qualche anno fa; due sole a contendersi davvero il quarto posto per l’accesso alle semifinali (dubbio praticamente risolto poco dopo il giro di boa del torneo); e le due predestinate che a Ferragosto combattono il duello finale (molto bello, va detto) davanti a spalti non gremitissimi e nella pressoché totale invisibilità mediatica che solo lo streaming del FIBS Channel su Youtube prova a spezzare”.

Intanto, dopo lo sfogo di Rino Zangheri, che è arrivato a mettere in dubbio l’iscrizione di Rimini al prossimo campionato, è giunta la dichiarazione dell’assessore allo sport del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini: “Lo sport è fatto di sconfitte brucianti, imprese esaltanti, vittorie strappate all’ultimo soffio o delusioni immeritate. Perfino ingiustizie. Emozioni, come quelle che ci hanno regalato le olimpiadi brasiliane appena concluse, che ha visto mezza Italia saltare in piedi per una battuta di Zaytsev, fare alzatacce per spingere Paltrinieri in vasca o vedere la Pellegrini restare ai piedi del podio o ancora appassionarsi ad uno sport come il beach volley grazie a due ragazzi dalla faccia pulita e dal grande talento. Successi o debacle che sono il sale dello sport, come sa bene Rino Zangheri, uomo che si nutre di pane e baseball e che dal 1973 ad oggi ha saputo portare il batti e corri nostrano a livelli di vertice. Nella sua lunga storia alla guida dei Pirati ha saputo smaltire pesanti delusioni e godersi grandi successi, trascinato da quella passione che lo ha spinto a non mollare mai, anche quando la ragione, forse, l’avrebbe consigliato.

Non faccio fatica ad immaginare quindi cosa abbia provato domenica sera il patron seguendo la sesta sfida della finale scudetto sul diamante di Bologna, che ha visto i neroarancio riminesi uscire sconfitti al termine di una gara anomala, interrotta un paio di volte per pioggia e poi chiusa definitivamente omologando il risultato a favore di Bologna senza dare la possibilità ai campioni italiani uscenti di tentare la rimonta.

Caro Rino, pur non entrando nel merito delle scelte dei direttori di gara che non mi compete, mi rendo che non si può incassare come se nulla fosse un finale così amaro. Gli uomini di sport come te sanno accettare sempre i verdetti del campo, e tu negli anni lo hai dimostrato, ma non quelli imposti o in qualche modo forzati come quello scritto a Bologna. La tua rabbia, così come quella dei tifosi riminesi, è più che comprensibile. Mi auguro però che le tue parole dette a caldo al termine di questa anomala sfida siano solo dettate dalla delusione, che una volta che si sarà riemarginata la ferita sarà il tuo amore per il baseball a farti desistere dall’idea di non iscrivere i Pirati alla massima serie. E che magari, durante il week end, quando si tornerà a giocare sul diamante di Rimini per la coppa Italia, si riaccenderà ancora quella scintilla nei tuoi occhi, la stessa scintilla che da oltre quarant’anni ha consentito a Rimini di restare ai vertici, anche in un periodo critico per lo sport italiano in generale. Non può essere una gestione ‘infelice’ di una finale a interrompere un’avventura sportiva così lunga, bella, esaltante. Un’avventura che ha bisogno di continuare, per essere di sprone ed esempio a tante altre avventure sportive che in questo momento a Rimini cercano la loro conferma o la loro nuova strada”.

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