A Barcellona, nel mitico stadio che ospita le partite della squadra di Messi, sabato 13, domenica 14 e lunedì 15 maggio va in scena il XXVI Congresso Internazionale sul tema “The Future of Football Medicine”, organizzato insieme al club blaugrana e sotto l’egida della Fifa
Il futuro della medicina sportiva è un libro ancora tutto da scrivere. Provare a farlo nella casa di Messi e Neymar, davanti al gotha mondiale della scienza medica applicata al calcio, con un occhio al palco dei relatori e l’altro alle sfavillanti gradinate del mitico Camp Nou, può risultare un esercizio decisamente stimolante.
Matrimonio ad altezze più siderali non si potrebbe davvero immaginare di quello che si consumerà tra l’Isokinetic e il Barcellona sabato 13, domenica 14 e lunedì 15 maggio, quando al Camp Nou, sotto l’egida della Fifa, andrà in scena il Congresso Internazionale sul tema “The Future of Football Medicine”.
Per Isokinetic si tratterà del XXVI Congresso, ma non del primo ospitato in uno dei templi del calcio mondiale. Negli scorsi anni il centro di riabilitazione e traumatologia sportiva nato a Bologna nel 1987, dal 2009 presente sotto l’Arco d’Augusto e insignito nello stesso anno del marchio di ‘Fifa Medical Centre of Excellence” ha già fatto tappa a Londra, prima a Stamford Bridge e poi a Wembley.
Stavolta tocca al Camp Nou, che è lo stadio-monumento che ospita le partite del Barcellona allenato da Luis Enrique e trascinato sul campo dalle giocate del cinque volte “Pallone d’Oro” Lionel Messi. Parteciperanno alcuni dei nomi più prestigiosi dell’ortopedia Riminese come i Professori Trono, Canè, Marcheggiani-Muccioli, Dei Giudici, spiega Roberto Acquaviva, direttore della sede Riminese Isokinetic. Che è come dire che un po’ di Romagna gioca la sua partita di Champions League: non da avversario però, come ha fatto la Juve di Allegri che ad Aprile ha eliminato proprio il ‘Barca’ ai quarti di Champions, bensì da alleato strategico.
La partnership di Isokinetic col club blaugrana s’iscrive nel progetto “FCBarcelona Universitas”, l’imponente ‘hub’ di innovazione sportiva realizzato dal club catalano che veicola conoscenze, idee e iniziative per la promozione e lo sviluppo del calcio a livello mondiale.
Non a caso i presidenti del Congresso saranno due: Stefano Della Villa, già presidente del gruppo Isokinetic, e Jordi Mones, membro del board del club blaugrana e responsabile di “FC Barcelona Universitas”. E ancor meno casuale, per stare alla più stretta attualità, è il fatto che la relazione introduttiva del congresso la terrà Freddie Fu, il luminare americano che proprio nei giorni scorsi a Pittsburgh ha operato al ginocchio il centravanti del Manchester United Zlatan Ibrahimovic, allungandogli probabilmente la carriera.
Il tema chiave del Congresso, che con 3.000 iscritti in arrivo da 90 Paesi ha battuto tutti i precedenti record di partecipazione, sarà la doppia frontiera che oggi ha davanti a sé la scienza medica applicata al calcio: da un lato la cosiddetta ‘medicina rigenerativa’, ovvero il ricorso alle cellule staminali e ai fattori di crescita in grado di facilitare i processi di rigenerazione dei tessuti, dall’altro la bio-meccanica, che studia capillarmente i movimenti dell’atleta nell’esecuzione del gesto agonistico per prevenirne gli infortuni o accelerarne la guarigione in caso di crac.
Tra luminari, medici e preparatori dei più importanti club di calcio dei cinque continenti, saranno tre giorni intensissimi. Sei le ‘location’ previste, la più prestigiosa delle quali è proprio la tribuna del Camp Nou, coi partecipanti che ascolteranno, accomodati sulle poltroncine, i relatori sistemati su un palco allestito a ridosso del campo.
E quella di Isokinetic al Camp Nou non sarà una toccata e fuga: c’è già l’accordo col Barcellona per replicare il Congresso nel 2018.