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Bando delle Periferie. Lega contro Gnassi

Non si fa attendere la replica di Lega Nord al “polverone mediatico” sollevato dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi dopo il blocco delle risorse del bando Periferie. Da un lato la parlamentare e assessore alla Polizia municipale a Riccione, Elena Raffaelli, e il segretario provinciale della Lega riminese Bruno Galli, ribadiscono che quelle del precedente governo erano “promesse che non poteva mantenere”. Dall’altro la consigliera regionale pentastellata Raffella Sensoli stigmatizza che il progetto per il lungomare Nord di Rimini ha ricevuto “una pessima valutazione”.

Il bando Periferie, argomentano i due leghisti, “e’ stato finanziato dal governo precedente) per meta’ dell’importo complessivo, sulla base di una norma sulla quale e’ intervenuta una pronuncia di illegittimita’ costituzionale. Gran parte dei progetti ora esclusi, proseguono, “non sono esecutivi e difficilmente potrebbero diventarlo vista la palese carenza progettuale”. Per cui “quella del Pd e’ stata, per lo piu’,un’operazione spot a soli fini elettorali imbastita per soccorrere, guarda caso, anche qualche impopolare Amministratore
romagnolo”.

Il governo ha invece liberato due miliardi di euro, mantenendo comunque “viva” la graduatoria del bando Periferie spostandone il finanziamento al 2020 “per trovare risorse reali e spendibili”. Si tratta, concludono Raffaelli e Galli, di “una nuova modalita’ di distribuzione delle risorse che non guarda piu’ alle singole periferie ma a un territorio ben piu’ ampio che, nel nostro caso, si chiama Romagna”

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