Un albergatore di Cattolica ospita quattro persone e si insospettisce. Sono italiani, arrivano da Roma, Aprilia e Zagarolo e on era la prima volta che soggiornavano nel suo hotel e si ricorda che i Carabinieri lo avevano avvisato di segnalarli. E così fa.
Viene scoperta così, grazie alla collaborazione dei cittadini, una banda di ladri su cui i Carabinieri di Riccione tenevano già gli occhi aperti. Furti soprattutto a Cattolica e Coriano, ma anche nel pesarese, in case isolate e prive di sistemi di allarmi. Venti, forse trenta case razziate dei beni di valore, innanzi tutto i gioielli d’oro.
Dopo l’ultimo colpo, che aveva fruttato oltre 10 mila euro, i militari della Compagnia di Riccione che stavano seguendo la banda passano all’azione. I malviventi scappano per 60 km a bordo di una loro vettura, non rubata, fino a raggiungere Acqualagna, nella gola del Furlo. Qui i fuggiaschi speronano i Carabinieri che avevano allestito un posto di blocco e si danno ai campi; qualcuno è anche ferito, ma guadato un ruscello gelato iniziano ad arrampicarsi per i monti. Alla fine di una vera battuta, tutti e quattro vengono arrestati.
Appartengono a famiglie di nomadi e sono cittadini italiani, tutti con precedenti per furti, rapina e uno per tentato omicidio; non paiono estranei agli ambienti del clan romano dei Casamonica e hanno colpito in molte regioni d’Italia. Nascondevano il bottino nei bocchettoni della loro Mercedes Classe A, distrutta nell’urto contro il posto di blocco. Alla banda di attribuiscono oltre 20 furti e la refurtiva deve ancora essere stimata, ma il valore ammonta a diverse decine di miglia di euro, soprattutto in gioielli d’oro.
In auto anche tutto quanto serviva per le razzie: arnesi da scasso, guanti, telefonini. La banda era composta da persone legate fra loro da vincoli famigliari. Si tratta di G.P, 43 anni, C.G. di 46, N.M. 24 anni, P.M. di 39 anni. A loro carico accuse di furto, rapina impropria, possesso di strumenti atti a offendere, resistenza a pubblico ufficiale danneggiamento dei veicoli delle forse dell’ordine.