“Non ci stupisce affatto la presa di posizione della portavoce della Commissione europea per il Mercato interno, Sonya Gospodinova che esprime ‘perplessità sul fatto che, nonostante la messa a gara nel 2024, il DDL Delega proposto dal Governo Draghi possa garantire, con il riconoscimento di indennizzi o altri vantaggi, delle condizioni di vantaggio ai concessionari esistenti a scapito dei futuri aspiranti concessionari'”, commenta Roberto Biagini del Coordinamento Nazionale Mare Libero.
“L’elaborazione eurounionale (lettera di messa in mora del 3 dicembre 2020) e giurisprudenziale degli ultimi 10 anni – spiega Biagini – più volte ha ribadito il concetto che si può parlare di legittimo affidamento (e quindi di riconoscimento di eventuali indennizzi) solo per ‘investimenti documentati e non ammortizzati’ attuati ante recepimento della Bolkestein, e cioè ante 2010 in quanto per quelli realizzati successivamente è carente il requisito della “buona fede” in quanto si era a conoscenza della illegittimità delle proroghe generalizzate senza affidamento comparativo delle concessioni”.
“Non vorremmo che ancora una volta la funzione suppletiva della U.E. e della magistratura debba intervenire perentoriamente in materia per ricondurre nell’ alveo del diritto e del buon senso le insensate prese di posizione della politica”, avverte il presidente del Coordinamento Nazionale Mare Libero.