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Bagnini protestano a Roma ma senza sindaci romagnoli: “Legge vergogna”

Sfilano a Roma i balneari di tutta Italia e quelli di Rimini con loro. Contro la Bolkestein, contro le aste, contro la riforma delle concessioni definita “legge vergogna”. Con loro in piazza dovevano esserci i sindaci di tutta la costa romagnola, da Ravenna a Cattolica, ma non si sono fatti vedere.

Tuttavia Gabriele Pagliarani del Bagno 26 non si perde d’animo: “Sì, avevano detto che sarebbero venuti. No, non ho visto nemmeno l’onorevole Elena Raffaelli. Comunque noi confidiamo nei nostri rappresentanti poltici, in quelli riminesi come degli altri territori. Confidiamo nel loro lavoro per salvare il turismo e innanzi tutto il turismo romagnolo. Lo rivogliamo grande come negli ’80 e ’90”.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri saluta Pagliarani

Parecchi i politici presenti, per un motivo o per l’altro. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri si è limitato a un saluto, ma altri hanno anche preso la parola. Di destra, ma anche di sinistra come Stefano Fassina. Nutrito il sostegno di amministratori pubblici,  ùdella Regione Molise come del Veneto, Qualche fischio per esponenti della Lega e del MoVimento 5 Stelle, che comunque hanno promesso di fare il possibile per venire incontro alla categoria. Applausi a scena aperta invece per Francesco Lollobrigida di Fratelli d’Italia, che ha fatto sue tutte le richieste dei bagnini.

Stefano Fassina

“Noi voglio portare il sorriso – continua Pagliarani – vogliamo fare stare bene le gente e siamo tutti pronti a investire sulle spiagge. Ma per investire ci vogliono certezze. Le spiagge si venderanno e si compreranno come si è sempre fatto, ma non esiste che da un giorno all’altro lo Stato mi dica che devo cambiare mestiere. Noi ci siamo fidati delle regole dello Stato; vogliamo cambiarle? Siamo d’accordo, vogliamo un dialogo costruttivo”.

Francesco Lollobrigida

La manifestazione si è svolta a Roma in piazza Santi Apostoli, organizzata dalle associazioni balneari di Confesercenti e Confcommercio: “La giornata di oggi – dice all’ANSA Maurizio Rustignoli, presidente della Fiba Confesercenti – è una giornata fondamentale per il comparto balneare. È un momento di confronto che abbiamo voluto organizzare per sensibilizzare il Governo e il parlamento affinché gestiscano in modo più equilibrato l’emendamento che si sta valutando e di cui si è tanto parlato in questi giorni. E che, purtroppo, contiene molto poco per il futuro dell’impresa balneare, anzi per il futuro dello stesso sistema balneare. Va assolutamente corretto. Sarebbe certamente di maggiore buon senso aprire un ragionamento più ampio, a partire dalla riforma strutturale del demanio. Ma un’apertura in questo senso non basterebbe: servono comunque correzioni sostanziali”.

“Non siamo soli. Siamo anzi molto soddisfatti della vicinanza che ci hanno dimostrato i governatori delle regioni più importanti per il turismo balneare, che nelle scorse settimane e in questi giorni hanno condiviso le nostre perplessità sull’emendamento, così come tantissimi sindaci dei comuni costieri” aggiunge.

“Siamo in piazza per la più grande manifestazione dei balneari degli ultimi anni. Non c’è più tempo, siamo qui per difendere il lavoro delle nostre famiglie e il lavoro dei nostri dipendenti”, rimarca Enrico Schiappapietra, vicepresidente del Sib Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe Confcommercio.

“Abbiamo fatto – dice – solo un errore, un grave errore: fidarci delle leggi dello Stato. Abbiamo preso dallo Stato in affitto un posto auto, ci abbiamo parcheggiato la nostra autovettura (la nostra azienda), abbiamo lavorato per migliorarla con fatica e sforzi. Adesso lo Stato ci dice che mette a gara il nostro posto auto: peccato che mettendo a gara il posto auto mette a gara, a titolo gratuito, anche la nostra azienda, il lavoro di una vita. E non è giusto e siamo qui per protestare”.

E aggiunge: “Siamo persone che sono sempre state disposte a dialogare e sedersi a un tavolo, disponibili ma sappiamo essere anche leoni nel momento in cui serve esserlo”. Non siamo soli, siamo piccole imprese familiari e siamo con grane piacere al fianco delle amministrazioni, sindaci, governatori e amministratori provinciali, perché questa norma oltre a essere ingiusta, negativa e distruttiva per il mondo dei balneari è inapplicabile dal punto di vista amministrativo”.

“L’Europa faccia la guerra a chi fa le invasioni non a chi pianta ombrelloni sulle nostre spiagge. Il nemico dell’Europa è chi usa i carri armati, non chi mette ombrellini e altro”. Non usa mezzi termini il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia anche lui in piazza  per dare il suo sostegno ai balneari italiani.

Maurizio Gasparri

“Qui davanti a me – dice Gasparri – c’è un pezzo di pil italiano e lo diciamo anche a Mario Draghi: l’Italia non il petrolio, non ha il gas e lo vediamo anche in questi giorni, ma ha le spiagge, ha il turismo, ha le imprese balneari che sono il nostro petrolio e che dobbiamo valorizzare, tutelare e rispettare. Forza Italia non vuole una norma a dispetto ma norme di rispetto. Vogliamo la dignità, Mattarella ne ha parlato durante il suo discorso e si ricordi anche lui della dignità del vostro lavoro e delle vostre famiglie”. 

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