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Baby gang a Riccione, Bernini (FI): “E’ emergenza nazionale”

Sul caso della baby gang di Riccione che ha imperversato nella serata tra sabato e domenica nella Perla è intervenuta anche la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.

“E’ stata definita una notte di ordinaria follia: ed è quello che residenti e turisti hanno documentato a Riccione, attraverso i social, tra sabato e domenica. Scene assurde, da far west. Una gang di oltre trenta ragazzini, molti dei quali minorenni, hanno invaso le strade della città, vandalizzando tutto quanto trovato sul loro cammino. Siamo di fronte a un problema educativo serissimo che va affrontato senza indugi: e non è la prima volta che Forza Italia denuncia una situazione che è andata ben al di là dell’episodio sporadico. In Emilia-Romagna, così come in tutta Italia, il problema delle baby gang è diventato oltremodo drammatico: per non parlare poi delle zone turistiche, come la Riviera, che da qualche estate sono preda di orde sconsiderate di giovanissimi fuori controllo.

La Forze dell’ordine, che ringraziamo sempre per il loro operato quotidiano, sono impegnate al massimo per il presidio del territorio. Ma evidentemente ancora non basta: se è necessario un rafforzamento degli organici, allora occorre che dal Governo si intervenga subito in tal senso. Il sindaco di Riccione ha lanciato un grido di allarme, invocando la presenza dell’Esercito: ed è giusto, doveroso, che la proposta venga valutata rapidamente. Almeno per dare una risposta nell’immediato. Ma è altrettanto chiaro che, da subito, occorre ragionare sulla prevenzione e trattare il fenomeno delle baby gang per quello che è davvero diventato: un’emergenza nazionale. Di fronte alle emergenze bisogna legiferare in fretta, intervenire con provvedimenti urgenti, che devono riguardare l’identificazione e la presa in carico di questi ragazzi da parte dei servizi sociali e la loro rieducazione. Non bisogna più commettere l’errore di lanciare messaggi di impunità nei confronti di questi giovanissimi allo sbando”.

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