“Ecco la cometa!”. L’hanno avvistata per la prima volta ieri sera, all’Osservatorio Copernico di Saludecio. Si chiamerebbe 46P/Wirtnanen, ma in tutto il mondo è stata ribattezzata la Cometa di Natale. Ora si sta muovendo nella costellazione della Fornace, tra la Balena ed Eridano e può essere essere vista anche a occhio nudo. “O almeno in teoria”, precisa Gian Franco Lollino, presidente dell’Osservatorio.
“In realtà ieri abbiamo il solito problema dell’inquinamento luminoso – spiega Lollino – e ieri sera c ‘era anche una luna particolarmente brillante. Un cielo splendido, ma per vedere la cometa è stato necessario il telescopio”.
Ma con il passare dei giorni l’astro diverrà sempre più luminoso, man mano che si sposterà verso la Stella Polare. Secondo gli astronomi, il massimo della lucentezza verrà raggiunto fra le notti del 12 e del 16 dicembre, ma per restare ben visibile fino a gennaio.
E che splendore, dato che la sua chioma ci apparirà grande anche il doppio della Luna. Un’occasione imperdibile per gli astrofili, che a Saludecio hanno organizzato una serata speciale per il 13 dicembre.
“Sì, una serata davvero speciale e non solo per la cometa – annuncia Lollino – dal momento che quella notte saranno avrenno il loro picco anche le Geminidi”. E cioè uno sciame di stelle cadenti particolarmente brillanti; com’è noto, il fenomeno non si verifica solo in estate, anche se in agosto le condizioni per osservarlo sono migliori. In caso di maltempo, ogni sabato sera l’Osservatorio è comunque aperto, compreso quindi il 15 dicembre.
46P torna ad affacciarsi nella parte interna del Sistema solare all’incirca ogni cinque anni. Ha un diametro di 1.200 metri chilometri e arriverà a “soli” di 11 milioni di chilometri dalla Terra, la ventesima distanza di sempre tra tutte le comete documentate nella storia. Raggiungerà il punto più vicino al Sole il 12 dicembre e quello più vicino alla Terra il 16.