Altra sentenza a favore di PMR e dell’ing. Ermete Dalprato per la realizzazione del Trc. I fatti risalgono ad ottobre 2013 quando Walter Moretti e suo figlio si opponevano, fisicamente, alla prosecuzione del cantiere in via Serra. L’invasione del cantiere impediva lo svolgimento delle previste attività di demolizione di un manufatto di loro proprietà che impediva la realizzazione del tracciato del Trc in quel tratto. Per impedire la demolizione era salito sul tetto del manufatto. Solo l’intervento del questore a fine giornata aveva sbloccato la situazione.
L’invasione del cantiere trovò anche la solidarietà politica degli esponenti dei 5 Stelle. A fianco dei Moretti, nel pomeriggio, c’era il consigliere comunale Luigi Camporesi. Mentre in contemporanea l’onorevole Giulia Sarti, sempre del MoVimento, faceva partire una segnalazione indirizzata a Procura della Repubblica, al vice ministro Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De Luca, al Comando dei Carabinieri dell’Emilia Romagna e al Prefetto di Rimini Claudio Palomba, preannunciando un’interrogazione parlamentare.
Erano giornate calde per la realizzazione del Trc, non solo sul versante Riccionese.
Walter Moretti è stato uno storico oppositore del Trc a Rimini. Promotore del Comitato ‘Rimini città viva , si era anche presentato con una lista alle elezioni comunali di Rimini. Senza ottenere nessun consigliere.
Agenzia Mobilità, ora PMR, aveva sporto denuncia per interruzione di pubblico servizio e calunnia. Il Giudice dell’Udienza Preliminare, aveva disposto il rinvio a giudizio per ambedue i capi di imputazione. Nel febbraio 2019 inizia il processo di fronte al giudice Dott. Raffaele Deflorio.
Dopo alcune udienze, il 22 marzo è arrivata la sentenza. Il Giudice ha disposto la “condanna dei Moretti Walter e Giacomo” per il reato di interruzione di pubblico servizio, applicando la pena di mesi 2 di reclusione e condannandoli al risarcimento del danno provocato a PMR, da liquidarsi in separata sede civile, e alle spese sostenute da PMR per la costituzione di parte civile pari a 4.420 euro.
Il giudice ha invece ritenuto che i vari esposti resi alla Procura della Repubblica da Moretti non integrino gli estremi del reato di calunnia, per carenza del necessario “dolo”, quindi ha assolto Moretti Walter da quel capo di imputazione con la formula “poiché il fatto non costituisce reato”.
PMR attende il deposito della sentenza per valutare la richiesta del risarcimento del danno in sede civile. Danni che in base alle riserve avanzate dalla ditta Italiana Costruzioni, titolare dell’appalto per la realizzazione del Trc, ammonterebbero a 18mila euro.
(Foto Romagna Noi)