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AUSL Romagna cerca 90 vaccinatori. “Lentezze innegabili ma non abbiamo dosi”

La Romagna alla ricerca di vaccinatori. Il direttore dell’Ausl unica, Tiziano Carradori, ha dato mandato di assumere altre 90 unità di personale per fare le iniezioni. Questo perchè “ad aprile dovremmo avere un consistente aumento delle dosi e non voglio trovarmi senza personale”, spiega lo stesso Carradori, oggi pomeriggio in diretta sulla pagina Facebook del deputato di Italia Viva, Marco Di Maio.

“Non più tardi di ieri ho dato disposizione di assumere ulteriori 90 unità di personale per le vaccinazioni”, spiega Carradori. Che poi, rispetto alla lentezza della campagna vaccinale in corso, ammette: “I problemi ci sono, è inutile negarlo”. Ad esempio, sottolinea, “abbiamo una capacità di vaccinazione a domicilio molto dispendiosa dal punto di vista del tempo e questo aggrava le nostre difficoltà e la nostra efficienza”. Il direttore dell’Ausl aggiunge: “Io ho fatto la scelta di consentire a tutti di prenotare il vaccino per capire le nostre difficoltà, ma la lista è lunga perchè non ci sono le dosi, non perchè non vogliamo vaccinare”. Anzi, ci tiene a rimarcare Carradori, “ho anche assunto il rischio per ampliare la platea andando sotto con le dosi che dobbiamo riservare per i richiami. Questa settimana ho potuto vaccinare perchè altre aziende dell’Emilia-Romagna mi hanno prestato le dosi che servivano”

Ad oggi, spiega il direttore dell’Ausl romagnola, “circa il 67% delle dosi vengono destinate al completamento della vaccinazione e solo il 33% sono nuovi soggetti che accedono”. L’Emilia-Romagna al momento è “tra le regioni che ha più vaccinato in Italia e la Romagna ha vaccinato più anziani e operatori sanitari rispetto al resto della regione – sottolinea Carradori – però ne rimangono ancora tanti e andiamo a un ritmo che non copre neanche le nostre potenzialità. Abbiamo una potenza di oltre 6.000 vaccinazioni al giorno, ma è sfruttata meno del 90% perchè non abbiamo i vaccini”.

Nonostante questo, annuncia il direttore dell’Ausl Romagna, “lunedì dovremmo iniziare con le vaccinazioni per i disabili e gli operatori nelle strutture”. Secondo Carradori, “sarebbe opportuno vaccinare i caregiver, ma purtroppo al momento non è previsto come prioritario. Le cose però si stanno muovendo e penso che nelle prossime settimane dovremmo avere la buona nuova per ampliare la platea vaccinale. In autonomia non lo possiamo fare, perchè il piano è nazionale e lascia pochi margini alle aziende”. Poi aggiunge: “Non può che far piacere vedere tanta gente che reclama il vaccino, ma ferma restando la carenza delle dosi, non possiamo derogare alle priorità” previste nel piano vaccinale. (San/ Dire)

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