A fine settembre sono diventate 85.336, con una crescita dello 0,3 per cento in un
anno (267 unità), il 20,8 per cento del totale.
In forte ascesa le società di capitale, +3,4 per cento (449 unità), e in evidente calo le società di persone (-333 unità, -2,4 per cento), mentre tengono le ditte individuali (+0,2 per cento). Più imprese nei servizi, in particolare servizi alla persona, commercio all’ingrosso e attività immobiliari, con la sola eccezione del commercio al dettaglio. Prosegue la contrazione in agricoltura, nell’industria e nelle costruzioni.
In Emilia-Romagna è “rosa” quasi un’impresa su quattro.
Sono soprattutto ditte individuali, con una significativa crescita delle società di capitale, operano principalmente nei servizi. Questa la fotografia scattata da Unioncamere Emilia-Romagna. Al 30
settembre scorso le imprese attive femminili sono diventate 85.336, pari al 20,8 per cento del
totale delle aziende regionali, con un leggero incremento rispetto alla stessa data del 2015
(+267 unità, pari allo 0,3 per cento).
La leggera crescita delle imprese femminili è determinata da quelle dell’insieme dei servizi, che crescono dello 0,7 per cento (422 unità), con la rilevante eccezione dell’insieme del commercio al dettaglio (-298 unità, -1,7 per cento).
Questa la situazione delle imprese femminili, suddivise per provincie, in Emilia Romagna alla fine del 2015.