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Atti vandalici contro il Centro Accoglienza di Spadarolo – la dichiarazione del PD Rimini

Riportiamo la dichiarazione di Alberto Vanni Lazzari – PD Rimini in merito agli atti vandalici contro il Centro Accoglienza Profughi di Spadarolo. Nella notte tra sabato e domenica scorsi, infatti, sono state lanciate bottiglie e spazzatura contro la struttura.

Sdegno, turbamento, preoccupazione per il vile gesto che ha colpito l’ex Scuola di Spadarolo adibita a centro di accoglienza per profughi,  ma altrettanta fermezza e determinazione nel continuare il percorso dell’integrazione.

Nessun arretramento, le nostre certezze sull’accoglienza non faranno mai i conti con il timore della perdita di un consenso, con le demagogie populiste di chi soffia sul fuoco delle emergenze e promette l’impermeabilità sociale, anzi, rivendichiamo con orgoglio la nostra volontà di aiutare chi mette in pericolo la propria vita per scappare da paesi in cui è sottoposto a guerra, fame, persecuzioni.

Per questo esprimiamo prima di tutto la nostra solidarietà agli ospiti della struttura presa di mira dagli atti vandalici e alla cooperativa sociale Centofiori coinvolta nel progetto, e invitiamo l’amministrazione a perseguire nelle azioni intraprese, in un contesto generale in cui auspichiamo il rispetto delle regole di convivenza e altrettanta determinazione nell’opera di vigilanza e controllo del territorio già avviata, basti pensare al sistema di videosorveglianza in ampliamento e il presidio di polizia Municipale attivo a Corpolò. I cittadini hanno diritto a sentirsi sicuri: così sarà più agevole dare una risposta umanitaria senza creare tensioni o apprensioni nelle comunità di accoglienza.

I sindaci non possono essere lasciati sempre soli, sia quelli che esprimono legittime perplessità sia quelli che già oggi offrono ospitalità sul proprio territorio. È un problema di gestione dell’emergenza in cui  determinare con precisione le responsabilità. Serve una maggiore disponibilità delle istituzioni dello Stato verso i Comuni. In questo senso appare convincente il piano per l’immigrazione presentato dal ministro dell’Interno Marco Minniti che prevede i nuovi centri permanenti per il rimpatrio, la soppressione di un grado di giudizio per i ricorsi, i lavori socialmente utili, la collaborazione con i Comuni e un ‘Daspo’ territoriale per garantire la sicurezza urbana.

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