UniCredit, secondo gruppo bancario italiano e fra i primi in Europa, conta 20 filiali nella provincia di Rimini. In questo momento anch’esse in stato d’allarme: la banca ha subito attacchi di hacker e i suoi sistemi informatici sono stati violati. Sarebbe accaduto almeno due volte, una prima fra settembre e ottobre 2016 e una seconda di recente, in giugno e luglio 2017.
È la stessa UniCredit a far sapere che gli accessi non autorizzati ai dati hanno coinvolto circa 400 mila clienti italiani relativi a prestiti personali. Allo stesso tempo, la banca rassicura: nessun rischio per questi come per gli altri clienti. Non è stato acquisito nessun dato, come le password, che possa consentire l’accesso ai conti dei clienti o permetta transazioni non autorizzate.
Gli hacker potrebbero però avuto accesso ad alcuni dati anagrafici e codici Iban.
UniCredit ha informato le autorità competenti e sta per inviare un esposto presso la Procura della Repubblica di Milano.
La banca ha inoltre immediatamente attivato tutte le azioni necessarie ad impedire il ripetersi dell’intrusione informatica, ricordando in una nota stampa che considera «un’assoluta priorità» la tutela e la sicurezza dei dati dei clienti e nell’ambito del piano Transform 2019 ha annunciato che sta investendo 2,3 miliardi per rafforzare e rendere sempre più efficaci i propri sistemi informatici.
UniCredit, prosegue la nota, mette a disposizione il numero verde dedicato 800 323285 per i clienti che desiderino ulteriori informazioni. Il personale della propria filiale di riferimento è a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione. La banca contatterà i clienti interessati mediante canali di comunicazione specifici. Per ragioni di sicurezza non verranno utilizzate la posta elettronica o le telefonate dirette.
