E’ stato assolto ieri il 32enne di origine straniera accusato di violenza sessuale verso la figlia di un amico. L’uomo, difeso dall’avvocatessa Giovanna Ollà, è uscito di prigione dopo otto mesi di detenzione, e ora è pronto a chiedere indennizzi allo Stato per ingiusta reclusione. I fatti risalgono al dicembre dello scorso anno, quando dopo un tragitto in macchina, la madre della bambina di sei anni aveva incolpato il trentatreenne di abusi verso la figlia.
La formazione in macchina era la seguente: il padre della vittima al volante, un amico sul sedile anteriore e, infine, l’imputato trentatreenne, la bambina e il cugino sui sedili posteriori. Questa era la sistemazione del primo tratto del viaggio. Durante il secondo tratto è poi salita a bordo anche la madre della piccola, che ha viaggiato sui posti dietro tenendo la figlia in braccio.
Una volta terminata la corsa ancora tutto tranquillo. I passeggeri sono arrivati a destinazione e hanno festeggiato insieme il compleanno del trentaduenne accusato di aggressione sessuale verso la minore. Tuttavia, la madre prima di dare la buonanotte alla figlia a letto ha notato delle piccole macchie di sangue sulle mutande e così ha immediatamente portato la bimba al Pronto Soccorso. Lì, i medici, hanno rilevato lievi abrasioni. Da quel momento è partito l’iter processuale contro il trentaduenne che durante il percorso in auto era seduto a fianco alla piccola.
A lui era stata indirizzata una pena di otto anni, ma ora ha vinto la tesi in sua difesa. Anche la bambina, durante la seduta in tribunale del 4 luglio, aveva negato di essere stata vittima di violenze sessuali.
