Era stato condannato a sei anni di reclusione un noto gioielliere di Riccione, Majid Mirziai, 56enne di origine iraniana. La sentenza era stata emessa dal Tribunale di Rimini nel dicembre 2018. Ma la corte d’Appello di Bologna il 9 febbraio scorso ha ribaltato la sentenza: il gioielliere, difeso dall’avvovato Moreno Maresi, è stato assolto “perchè il fatto non sussiste”.
Il reato era quello di estorsione ed usura ai danni di un collega di Montesilvano (Pescara) che aveva problemi economici. Due gli episodi contestati al Mirziai, avvenuti tra il 2010 e 2011. Il primo riguarda la vendita di alcuni orologi di valore forniti da Mirziai all’altro gioielliere dietro garanzia di assegni per un valore superiore rispetto al costo reale di acquisto di circa 30 mila euro. Il secondo episodio l’anno dopo, quando il gioielliere abruzzese non essendo in grado di pagare asserì di essere stato minacciato anche fisicamente e si rivolse ai carabinieri.
Di qui la condanna in primo grado, che però ora, oltre tre anni dopo, è stata cancellata dal giudizio in appello.
