“Promesse e ancora promesse, rassicurazioni sui giornali e tv sul nuovo reddito di cittadinanza – innalzerà automaticamente le pensioni di invalidità – (285 euro al mese!) e poi la doccia fredda: l’annunciato aumento delle pensioni di invalidità non trova alcuna concretezza nella misura approvata dal Governo! Prevale fra le persone con disabilità e loro famiglie delusione e sconcerto”.
Così l’Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), la maggiore associazione italiana della disabilità, esprime tutta la sua insoddisfazione, tramite il suo presidente nazionale Nazaro Pagano. Alla protesta si unisce , “insieme ai 104 presidenti di altrettante province in tutta Italia”, il Commissario dell’Associazione della provincia di Rimini Giovanni Rodero, “a tutela e nell’interesse delle migliaia di interessati anche sul nostro territorio”.
“Il testo sul reddito di cittadinanza presentato dal Governo delude le legittime aspettative di migliaia di cittadini con disabilità che in concreto si vedranno esclusi, nella stragrande maggioranza dei casi, da ogni beneficio” tuona Pagano.
“In questa nuova guerra fra poveri innescata da tale misura, il mondo della disabilità viene anzi danneggiato. Consapevoli delle difficoltà di bilancio – aggiunge Pagano – noi dell’Anmic avevamo fatto pervenire al Governo una serie di richieste concrete: le nostre proposte di emendamento non sono state prese in considerazione. Ci faremo sentire a tutti i livelli, pronti anche ad organizzare una mobilitazione nelle piazze, qualora i disabili fossero ancora dimenticati”.
In particolare, l’Anmic aveva chiesto l’eliminazione dal concetto di reddito familiare delle prestazioni economiche (assegno mensile e pensione di inabilità 100%) in godimento degli invalidi civili che rendono maggiormente disagiata la posizione delle famiglie che hanno al loro interno una persona disabile. Basti pensare che la presenza in un nucleo familiare di due soggetti disabili beneficiari di trattamenti economici (285 euro al mese) comporta automaticamente l’esclusione della famiglia all’accesso al reddito di cittadinanza.
“Se sarà necessario recarsi a Roma per una protesta di piazza, dall’intera provincia di Rimini siamo già mobilitati e pronti a parteciparvi in tanti, e a livello nazionale la Categoria ha già proclamato lo stato di agitazione, perché qui sono in gioco diritti calpestati”.
“Saremo costretti a passare le prossime ore e i prossimi giorni a spiegare alla nostra gente come, al di là degli annunci e dei giochi con i numeri e le parole, la disabilità sia stata ignorata nel decreto sul reddito di cittadinanza. Alle moltissime persone che già ci contattano in queste ore andrà innanzitutto spiegato che l’annunciato aumento delle pensioni di invalidità non trova alcuna concretezza nella misura approvata dal Governo e questa situazione si determina a causa della decisione del governo di considerare le pensioni di invalidità alla stregua di un reddito“, conclude l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili.