Articolo Uno Rimini si schiera contro il “Jobs Act” perché ritiene che sia “basato sulla rottura del principio di uguaglianza e solidarietà nei luoghi di lavoro. Rottura che ha avuto i propri effetti anche sui lavoratori costituzionalmente tutelati, introducendo un regime giuridico duale che differenzia vecchi e nuovi assunti.”
Prosegue Articolo Uno Rimini: “Sicuramente è un voto utile quello che cancella il Jobs Act ed è importante che il PD, con il suo Segretario Letta e con l’aperto sostegno del Sindaco di Bologna Lepore, abbia annunciato l’intenzione di abolirlo. E’ un provvedimento, datato 2015, di Matteo Renzi, testimone dello smarrimento di una sinistra che colpisce la sua stessa base sociale aggredendo lo Statuto dei Lavoratori voluto dal socialista Brodolini.
Secondo la narrazione del fautori dell’epoca, rilanciata continuamente dai mass-media in servizio permanente a sostegno dei venditori di miracoli, ci sarebbe stato più lavoro, e più i diritti per tutti, compresi i precar. Alla prova dei fatti si è visto che invece il Jobs Act toglie diritti e divide i lavoratori
La norma ha inoltre introdotto l’eliminazione del reintegro nel posto di lavoro a fronte di una sentenza del giudice che riconosce illegittimo un licenziamento individuale e collettivo, l’abrogazione dei divieti di dequalificazione e di controllo a distanza a fini disciplinari: insomma i pilastri della legislazione del lavoro, rendendo vano il dettato costituzionale della Repubblica inteso a “riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.” E’ l’articolo 4 della nostra Costituzione che impone al legislatore di predisporre una normativa che vieti la privazione arbitraria del lavoro, esattamente il contrario del Jobs Act. Come Articolo Uno Rimini riteniamo che coloro che verranno eletti nel nostro territorio nella coalizione dei Democratici e Progressisti dovranno impegnarsi, come ha detto Enrico Letta, a rimuovere il Jobs Act.
Articolo Uno Rimini conclude: “Riteniamo che il lavoro stabile sia la condizione per contrastare l’impoverimento materiale e sociale di un Paese, serve a dare certezze, sostenibilità, serenità e dignità alle persone. Ciò vale in particolare nel nostro territorio, caratterizzato da una diffusa precarietà strutturale.”
