Con una nota Articolo Uno comunica il cambio di segretario nella provincia di Rimini
“L’emergenza coronavirus non ferma l’attività politica di Articolo Uno che, nel rispetto degli indirizzi del Governo per la lotta al Covid 19, ha svolto in queste ore l’assemblea degli iscritti in via telematica con all’ordine del giorno la nomina del nuovo Coordinatore Provinciale.
E’ stato indicato all’unanimità Lorenzo Della Chiara. Residente a Cattolica, è nato nel 1984 ed è laureato sia in Giurisprudenza sia in Scienze Politiche, entrambe le lauree con lode conseguite all’Università di Urbino. Insegna latino e filosofia in istituti scolastici privati ed è dipendente stagionale presso Enti Locali.
Della Chiara è approdato nel 2018 ad Articolo Uno dopo un’esperienza in Rifondazione Comunista come Segretario di Cattolica.
Nel ruolo di Coordinatore Provinciale sostituisce Giuseppe Chicchi che si è dimesso per ragioni personali, confermando la propria adesione ad Articolo Uno.
I compagni iscritti hanno rivolto, attraverso la chat, un cordiale ringraziamento a Chicchi per l’attività svolta con equilibrio e generosità nei difficili passaggi elettorali degli ultimi due anni.
Di fronte alla grave epidemia che colpisce l’Italia, gli aderenti ad Articolo Uno si impegnano al rispetto responsabile delle disposizioni del Governo per il contenimento del virus, consapevoli degli effetti che questa vicenda drammatica ha per la vita quotidiana dei concittadini.
“Mi faccio portavoce dei molti compagni in assemblea nell’esprimere il nostro sostegno al segretario di Articolo Uno Roberto Speranza, che in questo momento ricopre il non facile ruolo di ministro della Sanità con grande spirito di servizio e sopratutto con la necessaria decisione che questa epidemia richiede, e lo sosteniamo con convinzione. – ha detto il neo segretario Lorenzo Della Chiara – Ci preoccupa inoltre il fatto che il territorio riminese è particolarmente colpito da questa situazione, sia a livello sanitario ma, in prospettiva, anche nella sua economia turistica. Nell’immediato siamo inoltre particolarmente attenti alle condizioni dei lavoratori che in questo momento non possono mettere in atto forme di smart working e auspichiamo da parte di tutte le parti sociali la massima responsabilità nel tutelarli da un punto di vista sanitario e sociale”.