Un arsenale da guerra pronto per armare un’intera compagnia. Un centinaio di fucili mitragliatori, pistole, fucili, baionette e perfino un mortaio da 60 millimetri. E ancora, munizioni di ogni tipo, proiettili d’artiglieria e da mortaio, bombe a mano, esplosivi di varia qualità compreso un secchio con 5 kg di tritolo.
E’ l’impressionante elenco di quanto ritrovato dai Carabinieri a Montefiore Conca. Da tempo in paese giravano voci su qualcuno che deteneva grossi quantitativi di armi. Non i soliti sporadici residuati bellici, che in quella zona sono sempre stati frequenti visto che nel 1944 vi fu combattuta la battaglia di Gemmano. Fu una delle più sanguinose di quelle fra Linea Gotica fra Tedeschi e Alleati dell’Ottava Armata, tanto da far meritare al pesino, praticamente rasi al suolo, il nome di “Cassino dell’Adriatico”.
Ma questa volta si tratta di una vera Santa Barbara con ordigni per lo più in perfetta efficienza, oliati e ben custoditi. Anzi, i depositi erano due, nelle rispettive case coloniche di due uomini di Montefiore, un 51 enne ed un 57 enne, muratore il primo, operaio il secondo. I proiettili d’artiglieria erano stati sepolti nelle aie delle case coloniche ed è occorso l’intervento degli artificieri per dissotterrarli e renderli inoffensivi. Qualche precedente quasi insignificante, ma niente che facesse pensare a un tale patrimonio in armi da fuoco.
Già, perché diverse fra quelle armi potrebbero avere un notevole valore sul mercato dei collezionisti, anche diverse centinaia di migliaia di euro, trattandosi in certi casi di reperti rari nonché perfettamente conservati. Armi tedesche, inglesi, americane e italiane, che però, ancora del tutto efficienti, potrebbero essere usate anche per altri scopi, sempre illegali, ma meno pacifici.
A insospettire gli inquirenti anche l’abbondante materiale per la confezione di ordigni, compresa balistite e “polvere da lancio”. Ora le indagini proseguono per appurare la destinazione degli arsenali, mentre i due uomini sono stati denunciati per detenzione abusiva di armi da guerra e trattenuti presso la casa circondariale di Rimini.
Ecco il video del ritrovamento: