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Arrestato vero proprietario di 22,5 kg di cocaina, hashish e marijuana sequestrati a incensurato di Bellaria

Erano suoi i chili di droga sequestrati oltre un anno fa a Bellaria dai Carabinieri in possesso di un incensurato. E così questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Rimini insieme ai militari della Stazione di Bellaria Igea Marina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 32enne albanese, gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina.

Il provvedimento cautelare, emesso da GIP del Tribunale di Rimini su richiesta della locale Procura della Repubblica, scaturisce dalle indagini avviate dai Carabinieri sui presunti fornitori dell’ingente quantitativo di stupefacenti, poco più di 14 kg. circa di cocaina (con un principio attivo di oltre il 70%) nonché 8,5 kg. circa di marjuana e hashish, sequestrato dai militari di Bellaria  il 19 gennaio 2022 a un altro albanese all’epoca dei fatti incensurato, tratto in arresto e già condannato in primo grado dal GUP del Tribunale di Rimini ad 8 anni e sei mesi di reclusione.

In particolare, le investigazioni svolte hanno permesso di raccogliere gravi indizi a carico del 32enne sulla reale titolarità dello stupefacente sequestrato all’incensurato. Questi verosimilmente lo avrebbe tenuto per suo contofa prestandosida custode dello stupefacente e fedele “braccio destro”.

Secondo l’accusa, il 32enne avrebbe avuto la totale disponibilità dell’amico, organizzandogli i vari appuntamenti e “consegne” che questi peraltro eseguiva senza mai lamentarsi o ribellarsi. La sua scaltrezza e la “professionalità” dimostrata sono stati ritenuti “elementi probanti e prognostici sulla gravità dei fatti e sul pericolo di reiterazione di reati della stessa specie”, che ha condotto il GIP ad applicare nei suoi confronti la più grave misura della custodia in carcere.

Al termine degli adempimenti di rito, l’uomo è stato portato nella Casa Circondariale di Rimini a disposizione dell’Aautorità giudiziaria che nei prossimi giorni procederà al prescritto interrogatorio di garanzia.

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