Un delitto passionale. E’ quanto ha confessato un uomo di 51 anni arrestato oggi dalla polizia di Rimini. E’ stato lui ad uccidere con una coltellata alla gola il suo connazionale Galileo Landicho davanti alla stazione di Rimini,
Alle prime ore di ieri la Polizia di Stato di Rimini ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico di un cittadino filippino di 51 anni. Quest’ultimo è stato individuato quale presunto autore dell’omicidio di Galileo Landicho, avvenuto nel tardo pomeriggio del 21 novembre scorso nei pressi della stazione ferroviaria cittadina. Il complesso dell’attività investigativa – svolta senza soluzione di continuità sotto il coordinamento della locale Procura della Repubblica – ha consentito di raccogliere importanti indizi di responsabilità a carico dell’indagato. Il movente sarebbe quello passionale, si apprende. Pare che la vittima avesse una relazione con la moglie dell’omicida.
Le indagini, condotte dagli agenti della locale Squadra Mobile, in primo luogo, si sono sviluppate a partire da un’analisi minuziosa del profilo della vittima e della comunità di riferimento, attività questa che ha consentito di raccogliere una prima serie di dati.
Inoltre, l’acquisizione di numerose immagini dalle telecamere di videosorveglianza – effettuate senza sosta sin dai momenti immediatamente successivi al grave fatto di sangue – hanno consentito di ricostruire in maniera certosina tutte le fasi della vicenda, partendo dall’avvicinamento dell’omicida alla pensilina, passando per l’attesa del momento giusto per colpire, sino alla sua fuga a bordo di una bicicletta. In particolare le immagini sono state acquisite da quelle registrate dalle telecamere installate sui mezzi del trasporto pubblico in transito ed in sosta nella zona della stazione ferroviaria ed in quelle vicine. Tale attività ha consentito di registrare gli istanti immediatamente precedenti e successivi all’efferato delitto, consentendo altresì di individuare ulteriori telecamere poste lungo l’itinerario di fuga dell’omicida, ricostruire in toto il suo percorso e, quindi, giungere alla sua identificazione.
In tale ambito, importante è stato il contributo tecnico della Polizia Scientifica, che, operando un’analisi ed una comparazione del complesso delle immagini acquisite, ha fornito ulteriori elementi a sostegno della ricostruzione dei fatti e dell’identificazione dell’indagato quale presunto autore dell’efferato delitto.
L’indagato, dopo essere stato fermato nelle prime ore di martedì 21mdicembre e condotto presso gli uffici della Squadra Mobile, ha reso dichiarazioni spontanee circa le proprie responsabilità nell’omicidio, commesso presumibilmente per motivi passionali. Secondo il suo racconto, la vittima importunava la moglie. Nell’interrogatorio di garanzia svoltosi questa mattina ha confermato la versione dei fatti fornita nell’immediatezza dell’arresto.
Galileo Ladicho aveva 74 anni ed è stato ucciso davanti alla stazione di Rimini mentre aspettava l’autobus 160. Di nazionalità filippina, lavorava da anni nel Riminese, ultimamente come giardiniere per un industriale della zona. Conduceva una vita regolare, a quanto risulta, con un lavoro stabile e legami sul territorio.
Su di lui risultano precedenti per reati minori, ma che risalgono a oltre 20 anni fa. Da allora nessuna ombra, anzi un ruolo attivo nell’associazione dell’Emilia Romagna dei cittadini filippini, anche con incarichi nel direttivo. Abitava a Villa Verucchio da solo, mentre l’ex moglie e una figlia vivono nelle Filippine. Aveva passato la domemica, suo giorno libero, ad una festa di connazionali; di qui un’amica lo aveva accompagnato in auto fin nei pressi della stazione.
L’indagato, dopo essere stato fermato nelle prime ore del 21.12.2021 e condotto presso gli uffici della Squadra Mobile, ha reso dichiarazioni spontanee circa le proprie responsabilità nell’omicidio, commesso presumibilmente per motivi passionali. Nell’interrogatorio di garanzia svoltosi nella mattinata odierna ha confermato la versione dei fatti fornita nell’immediatezza dell’arresto.
L’uomo è stato ucciso con un colpo secco alla gola sferratogli alle spalle.