Prima le telefonate, poi i whatsapp in un’escalation di minacce: “Tu di vecchiaia non muori”, “vengo da te e ti sparo in bocca”, “Se non ti taglio la vena del collo devo perdere il mio nome”, “se non paghi la cocaina ti uccido e ammazzo anche tuo figlio, voglio i miei ottomila euro”.
Quanto basta per atterrire l’uomo, un parrucchiere di Pesaro che doveva 8 mila euro ad uno spacciatore di Rimini.
Uno spacciatore che nella vita quotidiana gestiva un hotel a Rimini.
E’ finito in carcere Paolo Basco, 46 anni, originario di Caserta, con un passato di muratore, oggi ufficialmente nullatenente ma di fatto gestore di un albergo a Rimini, il Globus, insieme alla sua famiglia.
L’arresto con le accuse di estorsione e spaccio è scattato giovedì sera quando gli agenti della squadra mobile di Pesaro e Rimini si sono presentati all’interno dell’albergo, aperto e quando l’ex muratore ha letto l’ordinanza non ha fatto una piega. Era in cucina, stava preparando la cena da servire ad alcuni clienti dell’albergo e ha chiesto soltanto di pazientare per terminare la cottura di primi e secondi.
Un incubo andato avanti mesi per il parrucchiere di Pesaro, fino a quando un altro cliente sempre della zona di Pesaro, anche lui minacciato di morte perché non pagava, ha denunciato tutto alla squadra mobile di Pesaro dopo esser stato costretto a svendere una sua auto, una Volkswagen Maggiolino allo spacciatore per pagare la droga, auto intestata alla figlia dello spacciatore.
Nel frattempo, il parrucchiere terrorizzato è fuggito in Spagna, abbandonando la famiglia. Ed è ancora là