La Procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio per Fabio Grassi, ex capo ufficio stampa di Apt Servizi, l’azienda di promozione turistica della Regione Emilia-Romagna, accusato di truffa, falso e peculato. La richiesta è firmata dal procuratore Giuseppe Amato, dal Pm Morena Plazzi e vistata dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore del gruppo che si occupa delle truffe aggravate in danno di ente pubblico o per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
A Grassi sono contestate richieste di rimborso per un totale di circa 2.300 euro, 22 pasti con giornalisti, tra il 2014 e il 2016, “asseritamente effettuati per ragioni istituzionali” con “l’artificiosa indicazione” sulle ricevute di circostanze che ne legittimavano il diritto e cioè la “non veridica indicazione dei nominativi dei giornalisti”.
Il peculato riguarda invece l’accusa di essersi appropriato di denaro pubblico per pagare con la carta aziendale un centinaio di altri pranzi e cene, dal 2010 in avanti, per circa diecimila euro.
Fabio Grassi difeso dall’avvocato Filippo Cocco, Grassi si difenderà in udienza preliminare.