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Appartamenti per immigrati, grande business riminese: in nero

A Rimini due appartamenti nei quali vivevano ammassati una ventina di stranieri, dormendo anche su materassi per terra, in condizioni igieniche precarie, sono stati individuati, nell’ambito dei controlli contro degrado e abusivismo commerciale, dai Carabinieri che hanno contestato 8 sanzioni amministrative. L’affitto era in nero e ora sono in corso accertamenti da parte dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate.

I controlli sono scattati all’alba dopo le segnalazioni di alcuni cittadini. I Carabinieri, insieme a due 2 ispettori dell’ Ausl Romagna, sono entrati in due appartamenti, in via Goldoni e in via Lugano, entrambi di proprietà di riminesi. I militari hanno complessivamente identificato 12 bengalesi, 4 pakistani e 3 gambiani che dormivano ammassati su letti a castello (anche in 8 in una stanza di pochi metri quadrati), oppure su materassi a terra.

Questa la notizia di oggi. Nulla di eccezionale. Si avvicina la stagione estiva ed assieme ai turisti arriva anche chi cerca di fare la stagione estiva. In vari modi, tra cui il commercio abusivo.

Tuttavia, se si analizza il fenomeno in modo accurato, è facile trovare veri e propri atteggiamenti “schizofrenici” da parte dell’opinione pubblica. Almeno di una parte di essa. Infatti è abbastanza normale indignarsi, protestare per la presenza numerosa e talvolta invadente di venditori abusivi o di immigrati in genere. Quasi mai ci si indigna per gli italiani che vendono loro  i prodotti, compresi quelli contraffatti (spesso in Italia). E tanto meno ci si indigna quando ad affittare gli appartamenti sono dei riminesi. Eppure non è un affitto qualsiasi. Anzi. Tutto è rigorosamente in nero, e non solo.

Nel 2016 sono stati trentacinque i servizi effettuati dalle forze dell’ordine. 50 gli appartamenti controllati, la metà dei quali erano stati già “visitati” e trovati stipati di persone negli anni passati. Per 26 appartamenti sono scattati provvedimenti di sgombero, in alcuni casi anche con possibili rilievi penali per i proprietari mediante ordinanze contingibili e urgenti che prevedono il ripristino delle condizioni originarie.

Otto proprietari, tutti riminesi, sono stati deferiti per non avere ripristinato la situazione iniziale. Il fenomeno colpisce di più alcune zone della città, come Miramare, Marina Centro e Borgo Marina. Ma si sono registrati casi anche a Viserba e Viserbella.

Sovraffollamento, affitti in nero e cifre da capogiro. Già, perchè le tariffe vanno dai 50 ai 100 euro al mese per avere a disposizione un semplice materasso buttato a terra.
In un bilocale, l’anno scorso furono trovate ammassate 23 persone. Il proprietario, riminese, percepiva un affitto di circa 1.500 euro al mese in nero. Ed è salita agli onori delle cronache, due anni fa, la vigilessa che (recidiva) aveva stipato 18 Bengalesi in un appartamento di Miramare. 

Per queste ragioni, l’amministrazione comunale di Rimini,   come ha comunicato nei giorni scorsi, sta verificando dal punto di vista legislativo la fattibilità dell’ipotesi di sequestro e la revoca dell’agibilità e dell’abitabilità degli appartamenti ispezionati in caso di reiterazione della violazione delle norme sul sovraffollamento.

Per Jamil Sadegholvaad assessore alla sicurezza del comune di Rimini, la recidività è “Un’aggravante che non può passare inosservata e sulla quale è doveroso intervenire in maniera chiara e decisa, anche per lanciare un segnale forte nel contrasto a una forma di irregolarità lesiva per la dignità e l’immagine di tutta la nostra comunità, e non solo per i soggetti coinvolti direttamente”. E le nuove misure potrebbero rappresentare “provvedimenti forti nella direzione di una tolleranza zero verso forme di irregolarità da contrastare senza sosta e sulle quali è necessario stringere non solo il cordone dei controlli, ma anche quello delle relative sanzioni. In questa maniera sarà possibile dare pieno esito alle nuove forme di presidio e controllo congiunto del territorio verso cui tutte le Forze dell’Ordine stanno dimostrando non solo grande impegno e professionalità, ma anche ottimi risultati”.

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