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Aperture delle scuole e coprifuoco alle 22, riccionesi a New York , i candidati a sindaco di Rimini

Aperture delle scuole e trasporto pubblico

Il governo aveva deciso di riaprire le scuole, comprese le superiori al 100% da domani 26 aprile. Poi ha dovuto fare marcia indietro sulla pressione dei presidenti delle Regioni che hanno spiegato che non era possibile. Il sistema dei trasporti non avrebbe retto. Inevitabili le polemiche.

Tutti gli opinionisti (opinioni in libertà dal mio punto di vista) hanno puntato l’indice contro il sistema dei trasporti. Ma come, dicono questi esperti di tutto, dopo un anno non hanno ancora potenziato le linee degli autobus, dei treni, delle metropolitane? Il Governo non ha fatto nulla? E via di questo passo.

A nessuno è sorta l’idea che non è possibile riorganizzare il servizio di trasporto pubblico in pochi mesi. Nel caso delle metropolitane ovviamente il tema nemmeno si pone, più di tante corse nei tunnel non si stanno. Ma non ci sono nemmeno i bus da comprare sul mercato, come hanno sempre dichiarato gli esperti del settore, la richiesta è aumentata in modo esponenziale in tutto il mondo e per realizzarli ci vuole tempo.

Due domande. E’ corretto riorganizzare il trasporto pubblico per i picchi delle utenze? Oppure non è più semplice e meno costoso differenziare gli orari e non solo per le scuole? Sono decenni che si parla di piani regolatori degli orari. Facile la teoria, ma la pratica è altra cosa. Nessuno è disposto a rinunciare alle proprie esigenze, ad abitudini, ritmi e consuetudini. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Nessuna città ha un reale piano regolatore degli orari che sia operativo.

Riccione, l’Unesco e New York

E’ notizia di qualche giorno fa che l’assessore di Riccione Andrea Dionigi Palazzi e il presidente della Coop Bagnini, Diego Casadei, interverranno a radio ICN-New York per parlare “del progetto per il riconoscimento dell’Unesco del patrimonio immateriale delle pratiche sociali fondate sull’accoglienza e coinvolgenti tutte le attività della comunità di Riccione, nonché tutela e valorizzazione dell’ambiente naturale”. Notizia da “bucare lo schermo” dell’informazione locale. Riccione parla ai cittadini di New York. Tutto bene. Solo due battute. ICN Radio è una radio italiana che trasmette negli negli Stati Uniti. Sarebbe stato più interessante un media americano che trasmette per tutti e non solo per chi parla italiano. Ma va bene. Incredibile invece l’argomento. Riccione dovrebbe essere riconosciuta patrimonio dell’Unesco per la “tutela e la valorizzazione dell’ambiente naturale”. Forse stanno parlando di qualche altra città costiera, se non di tutt’altra costa. Tralascio i commenti sul riconoscimento Unesco. Una evidente distrazione di massa per parlare di altro.

Tutti contro il coprifuoco alle 22

Condivido. Aprire i ristoranti all’aperto anche la sera e mantenere il coprifuoco alle 22 è una contraddizione che non si comprende. In realtà vi è una logica e i politici ed amministratori che protestano lo dovrebbero sapere. Il governo Draghi ha deciso di riaprire molto dal 26 aprile per chi è in zona gialla. Il presidente del consiglio ha detto un “rischio calcolato”. Mi auguro, tutti ci auguriamo che sia così. In questo rischio calcolato ci sono due aspetti evidenti: i ristoranti vengono aperti fino alle 22, ma solo con tavoli fuori.

Ovvia la logica ridurre al minimo i rischi. Fa ancora freddo e in ogni caso alle 22 chiudi. Un compromesso tra chi voleva tenere chiuso fino a metà maggio e chi voleva aprire tutto e subito. E’ però evidente che non durerà così fino al 31 luglio (chi dice questo è in malafede) ma solo il tempo necessario per vedere cosa succede dal 26 aprile in poi. Non è difficile capirlo, ma tutti sono alla ricerca di qualche voto in più. Se le riaperture non provocano un’impennata dei contagi, verso metà maggio si ridurrà anche il coprifuoco. Voglio essere ottimista, ma da quello che ho visto ieri (sabato 24) ho l’impressione che stia passando il “liberi tutti”. In questo caso il rischio non è più calcolato, ma certo.

Le elezioni amministrative centrodestra

Un’altra settimana è passata. Nel centro destra iniziano gli ultimatum tra alleati: “se entro alla tal data non si decide il candidato allora decidiamo noi”. Ed inizia l’elenco dei (im)probabili candidati. Copione già visto nelle precedenti amministrative. Anche questa volta il centrodestra cerca un candidato civico. Allo stato dell’arte non pare vi siano molte candidature. L’unico candidato civico è Lucio Paesani, che non è gradito alle forze politiche del centrodestra. Forza Italia non è disposta a subire le posizioni di Lega e Fratelli d’Italia e rilancia. Se non si trova un civico, fanno trapelare dal partito di Berlusconi, il candidato autorevole della politica è Antonio Barboni che ha battuto il centrosinistra nel collegio uninominale del Senato a Rimini.

Le elezioni amministrative centrosinistra

Nel centrosinistra continua il confronto su primarie sì, primarie no. I fatti rilevanti sono la discussione sul programma da parte Partito Democratico di Rimini prevista per domani sera, lunedì 26. Un programma che ha visto la partecipazione di tanti iscritti ed elettori del centrosinistra. Forse sarà l’occasione per conoscere anche il programma che Sadegholvaad sta presentando in incontri con le forze politiche del centrosinistra. Oppure per capire se il Pd avrà più programmi elettorali.

Poi è arrivato l’intervento del segretario Filippo Sacchetti. In un video ha spiegato che rimangono pochi giorni, ma le primarie si possono evitare. Propone un incontro per trovare una soluzione. Sacchetti dovrebbe andare oltre e dire quale sarebbe la soluzione praticabile. A un dirigente spetta questo di compito, altrimenti sono appelli destinati a cadere nel vuoto.

Ma la vera novità è la disponibilità dei 5 Stelle a discutere per un alleanza di centro sinistra. Evidente che il tavolo della coalizione che si riunisce ogni lunedì con defezioni continue non ha più senso. Il Pd non può che accogliere positivamente la disponibilità dei 5 Stelle, è la linea nazionale di Enrico Letta. Sarebbe alquanto incredibile se per i veti di quale forza politica o lista civica non si cogliesse questa opportunità.

Maurizio Melucci

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