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Anche il Meeting si occuperà di vaccinazioni

Per la prima volta, il Meeting di Cl a Rimini avrà una sezione interamente dedicata alla salute. E si parlerà anche di vaccini, tema sul quale si è espresso più volte – e del tutto a favore – il presidente dell’AIFA (Agenzia italiana del farmaco) Mario Melazzini, molto vicino a Comunione e Liberazione.

Melazzini fa infatti dichiarato anche di recente: «I nostri dati testimoniano l’assoluta sicurezza dei vaccini».

Il ciclo di incontri del Meeting sulla salute, per il pubblico e gli operatori del settore, «hanno l’obiettivo di confrontarsi e discutere attorno al mondo della salute e delle sanità. A tre grandi incontri in programma che vedono coinvolti personaggi di rilievo nel mondo della sanità, si affiancheranno appuntamenti quotidiani, disponibili in tre differenti orari (12.00, 16.00 e 18.00), presso la Sala Meeting Salute (pad. A2)».

«Il Meeting di Rimini rappresenta un momento di riflessione di grande importanza nel calendario annuale ed è punto di riferimento, fin dalle prime edizioni, per il mondo della politica, della cultura, dell’impresa e dell’associazionismo per i suoi valori e gli obiettivi che si propone – sottolinea Luigi Cammi, ideatore del Meeting Salute, novità dell’edizione 2017 del Meeting per l’Amicizia tra i Popoli – un luogo di ascolto, rispetto, comprensione, futuro, in un mondo sempre più disorientato. Il ‘Meeting Salute’ è un progetto triennale finalizzato a riportare al centro l’uomo e l’etica, la scienza oltre le false credenze».

In uno spazio appositamente dedicato, saranno affrontati alcuni dei temi più caldi e attuali del momento: l’accesso ai farmaci e i diritti dei pazienti, le sfide e le opportunità di un paese che invecchia sempre di più, la questione dei vaccini, il ruolo dei BIG Data, la nutrizione, il dialogo tra ricerca, industrie e associazioni scientifiche, e molto altro ancora. Tanti i protagonisti coinvolti medici, scienziati, ricercatori, istituzioni, opinion leader.

Una delle categorie a cui sarà riservata maggiore attenzione saranno proprio gli anziani. Il caldo di questi ultimi giorni ha indotto i relatori a promuovere alcune indicazioni di sicurezza. «La nostra attività non si deve limitare a individuare una diagnosi e una terapia, ma deve avere anche la comprensione della sofferenza della persona anziana nelle dinamiche psicologiche e sociali – afferma il Presidente dell’AIP, Associazione Italiana Psicogeriatria, Marco Trabucchi – per questo intendiamo assistere il paziente a 360 gradi. Vogliamo far capire che invecchiare non è una malattia».

In Italia, su quasi 60 milioni di persone, gli anziani sono oltre 12 milioni: «un’attenzione alla categoria è dunque doverosa».

Da qui l’idea di un decalogo rivolto agli anziani per stare bene, anche d’estate. Eccolo:

  1. Evitare di uscire di casa nelle ore più calde della giornata (dalle 12.00 alle 17.00).
  2. Usare i condizionatori, ma con moderazione. Danno una sensazione di benessere, ma uno sbalzo di temperatura eccessivo (superiore ai cinque o sei gradi) può provocare danni, in particolare a chi soffre di bronchite cronica.
  3. Evitare esercizi fisici non necessari, all’aperto o in luoghi non condizionati, ed evitare l’esposizione inutile al sole diretto.
  4. In caso di cefalea provocata da un colpo di sole o di calore, fare subito impacchi con acqua fresca, per abbassare le temperatura corporea e se necessario contattare il medico.
  5. Bere molti liquidi (almeno 1,5 litri al giorno, di più se si svolge attività fisica); si consiglia di bere anche se non se ne sente il bisogno, perché vanno reintegrate le perdite quotidiane di minerali (soprattutto potassio, sodio e magnesio) e liquidi. Evitare le bevande gasate, zuccherate e troppo fredde; queste ultime contrastano con la temperatura corporea e potrebbero provocare l’insorgenza di congestioni gravi; evitare bevande alcoliche e caffè che, aumentando la sudorazione e la sensazione di calore, contribuiscono alla disidratazione. Non aver timore di sudare.
  6. Fare pasti leggeri. Meglio mangiare poco più volte al giorno; preferire alimenti come pasta, frutta e verdura alla carne e ai fritti: in estate c’è bisogno di meno calorie. Non assumere integratori salini senza consultare il proprio medico.
  7. Indossare indumenti chiari, non aderenti, di cotone o lino, perché le fibre sintetiche impediscono la traspirazione, oltre a provocare irritazioni di tipo allergico, fastidiosi pruriti e arrossamenti.
  8. Chi soffre di diabete deve esporsi al sole con molta cautela, per evitare il peggioramento della dermatite diabetica o ustioni serie a causa della minore sensibilità dei recettori al dolore.
  9. Ricordarsi che il caldo può potenziare l’effetto di molti farmaci utilizzati per la cura dell’ipertensione arteriosa e di molte malattie cardiovascolari. Durante la stagione calda è opportuno, quindi, effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa e richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia (per dosaggio e tipologia di farmaci).
  10. I pazienti ipertesi e cardiopatici sono particolarmente suscettibili agli effetti negativi del caldo e possono manifestare episodi di ipotensione arteriosa (diminuzione della pressione arteriosa) nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta. E’ consigliabile, pertanto, evitare il brusco passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale, che potrebbe causare anche perdita di coscienza. Se bisogna alzarsi dal letto, soprattutto nelle ore notturne, è necessario non farlo bruscamente, ma fermarsi in posizioni intermedie (esempio: seduti al bordo del letto per alcuni minuti) prima di alzarsi in piedi.

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