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Anche Bellaria chiede riapertura spiagge. Rossi (PD): “Tosi? Sterile ripicca”

Anche il sindaco di Bellaria-Igea Marina Filippo Giorgetti dice la sua sull’ultima ordinanza della Regione Emilia Romagna che mantiene il divieto di accedere alle spiagge almeno fino al 18 maggio. Giorgetti non è d’accordo con tale scelta e lo dice con una lettera aperta inviata al presidente Bonaccini, ma con toni pacati e piuttosto distanti da quelli usati dalla sua collega di Riccione Renata Tosi.

“Non sono un contestatore per partito preso – scrive il sindaco di Bellaria – ma come espresso ieri, pur rispettando le leggi, ho grosse perplessità sulla decisione di tenere chiusi gli arenili: capisco la paura di alcuni Comuni di trovare le spiagge piene di persone; invece io ho piena fiducia nei miei cittadini e so che non avrebbero invaso le spiagge con assembramenti ma ne avrebbero usufruito solo per godere dei beneficio di un po’ di moto, della vitamina D del sole, dell’aria iodata, del benessere di una rilassante passeggiata o corsetta”.

“Propongo di ammettere l’attività motoria con le doverose misure di distanziamento sociale anche agli arenili mantenendo il divieto per altri 7 o 14 giorni per l’elioterapia anche perché così potremo lavorare in tranquillità presso gli arenili con la stesura della duna e il ripascimento da parte della Regione”.

“Fermo restando la possibilità dei Sindaci, preoccupati da atteggiamenti non conformi, di limitare l’accesso alle spiagge. Siccome non è consentito ai Sindaci di fare ordinanze più permissive ma si possono emettere ordinanze più restrittive forse è il caso di avere norme sovraordinate che ci lascino più libertà di azione nella gestione e conoscenza del territorio e dei nostri cittadini”. E Giorgetti conclude “auspicando che queste riflessioni siano colte in chiave propositiva e non polemica”.

Sta con Bonaccini invece la consigliera regionale del PD Nadia Rossi: “Ogni decisione presa da oltre due mesi a questa parte dalla Regione – scrive su Facebook – è stata mossa da un obiettivo imprescindibile: difendere la salute della comunità”.

E Rossi prosegue: “Non c’è ripartenza, non c’è ripresa se non si supera l’emergenza sanitaria.  E’ giusto ripeterlo per l’ennesima volta perché adesso che pare che il peggio sia alle spalle, è forse il momento più delicato: rischiamo per una mossa sbagliata di mandare in fumo i tanti sacrifici fatti finora, con danni per la salute pubblica e per l’economia mai così fragile. La nuova ordinanza firmata ieri dal Presidente Bonaccini contiene importanti novità, prima tra tutte l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici e dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza, e ancora la maggiore possibilità di spostamenti in ambito provinciale e regionale, la riapertura dei cimiteri, ecc.”.

Quindi il punto dolente: “E restano alcuni divieti, comprese le spiagge che restano chiuse.  Una scelta ritenuta necessaria per un graduale ritorno alla ‘normalità’. In spiaggia potranno invece andare gli operatori, per quei lavori di sistemazione indispensabili per arrivare, nelle prossime settimane, con un arenile pronto per questa anomala stagione.  Capisco l’impazienza di ritornare a respirare l’aria di mare, a godersi quelle passeggiate sulla nostra lunghissima e bellissima spiaggia, ma dobbiamo avere ancora pazienza, tutti, e confidare che la curva dei contagi continui a scendere. Ancora una volta è un invito alla responsabilità individuale”.

Quanto a Riccione, “responsabilità su cui sembra essere scivolata la sindaca Tosi, che ha colto la palla al balzo per creare una polemica politica francamente sterile e utile solo a conquistarsi un personalissimo posto al sole. L’annuncio della volontà di aprire la spiaggia di Riccione per ripicca all’ordinanza regionale – tra l’altro concertata con tutti i territori costieri – con il pretesto di salvare l’immagine della Perla e paventando giochi politici che nemmeno meritano di essere considerati, avrà come solo risultato quello di creare confusione tra i cittadini, già alle prese con un susseguirsi di ordinanza e decreti. E di sicuro non porterà nulla all’immagine della Riviera che le sta a cuore.  Una Riviera che scalpita per ripartire, ma non saranno certo queste polemiche a dare la spinta che serve”.

 

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