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Amazon, PenSa Santarcangelo: “Monitorare rispetto delle condizioni ambientali”

PenSa esprime la propria posizione sul tema al di là delle logiche di contrapposizione a prescindere tipiche della campagna elettorale
“Siamo già in piena campagna elettorale, un momento in cui l’unica cosa che sembra contare è schierarsi automaticamente pro o contro ogni decisione che coinvolge in qualunque misura l’Amministrazione comunale. Ma per analizzare una questione complessa come l’annunciata nuova sede logistica di Amazon a Santarcangelo, occorrerebbero quantomeno un po’ di sana onestà intellettuale e spirito critico. Partiamo dal presupposto che l’arrivo di una multinazionale sul nostro territorio non è quanto di meglio si possa desiderare, in primo luogo per la filosofia di massimizzazione del profitto a scapito di ambiente e lavoro che spesso queste aziende incarnano. Detto questo, la notizia non può essere assolutamente banalizzata, se non altro per la quantità di tematiche di prima importanza che coinvolge: la pianificazione del territorio, la questione ambientale, opportunità e diritti del lavoro, l’impatto sul commercio locale.

Rispetto al primo tema, è da considerare il fatto che il nuovo stabilimento non rappresenta una nuova edificazione, bensì il completamento di una previsione già esistente, peraltro con una diminuzione di superfici e volumi. Quanto alla dialettica pubblico-privato, la nuova rotatoria all’incrocio tra via Tosi e via Vecchia Emilia sarà più che mai necessaria visto il concomitante arrivo, appena annunciato, del gruppo Paesani nell’area del Bornaccino.

Solo il tempo dirà se questo intervento sarà sufficiente a far fronte all’aumento del traffico. Di certo però fanno sorridere le uscite di certi gruppi di opposizione, che confondono una mozione (atto di indirizzo da realizzare a spese del Comune) con un contributo di solidarietà a carico del privato.

Si poteva chiedere di più? Anche in questo caso bisogna considerare che in ambito urbanistico esistono degli standard legati all’entità dell’intervento: non si può certo chiedere di più a un privato solo perché fattura più di un altro. La questione ambientale è un aspetto che certo andrà monitorato, anche con l’ausilio di apposite strumentazioni se necessario. Detto questo, lanciare una raccolta firme un giorno sì e l’altro pure sa molto di propaganda elettorale.

Per quanto riguarda PenSa, il vero nervo scoperto in tutta la vicenda Amazon riguarda i diritti dei lavoratori: la multinazionale, infatti, è nota per le sue dure politiche nei confronti dei propri dipendenti, che sono scesi in piazza anche nel nostro Paese per chiedere maggiori tutele.

Ora, 50 nuovi posti di lavoro sono chiaramente un’ottima notizia per il territorio di Santarcangelo. Ma bisogna poi soffermarsi a monitorare la qualità del lavoro che si offre ai propri cittadini, senza che questo pregiudichi il senso dell’intera operazione”.

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