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Alpini e molestie, Non una di meno Rimini torna sulle barricate: nuove denunce, assemblea e conferenza stampa

“Non una di meno” Rimini torna sulle barricate sulle presunte molestie che si sarebbero verificate durante l’adunata degli alpini andata in archivio lo scorso maggio a Rimini. Nella serata le attiviste si riuniranno in assemblea e nei prossimi giorni sarà convocata una conferenza stampa. Sono invece state presentate altre denunce in Procura riferite a presunti episodi di molestie.

E’ invece di ieri la notizia delle prime querele presentate da Ana.  L’Associazione Nazionale Alpini ha depositato quattro querele per diffamazione. I destinatari sono un politico locale veneto, un giornalista e altre due persone “che hanno infangato il nome dell’ANA”, come riferisce il portavce dell’Associazione Massimo Cortesi. I loro nomi saranno resi noti, com’è ovvio, solo dopo che tutti gli interessati riceveranno le notifiche. Nessuno di loro è romagnolo e anzi Cortesi tiene a precisare: “Non hanno niente a che fare con la vicenda delle presunte molestie avvenute a Rimini. E assolutamente non è stata querelata ‘Non una di meno Rimini’. Anche perchè srabbe stato difficile farlo: non è costituita come associazione, non hanno nè statuto nè presidente e legale rappresentante. Sono un gruppo attivo su internet”.

“Certo – aggiunge Cortesi – ci hanno creato un problema mediatico enorme. Ma niente di querelabile. Quando le nostre amiche denunciano in generale la cultura maschilista e patriarcale non dicono nulla che non si possa che condividere, ma non riguarda certo solo gli Alpini. Quando identificano la nostra adunata quale simbolo di questa cultura invece non siamo d’accordo, ma in ogni caso sono opinioni, non fango sulla nostra Associazione. Invece altri ne hanno gettato, hanno offeso l’ANA indipendentemente dai fatti di Rimini e a loro chiediamo di risponderne”.

La stessa Ana ha deciso di non procedere, finora, a querelare l’associazione “Non una di meno”.

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