Per elevare la qualità dell’apprendimento in questi ultimi anni presso l’ Istituto comprensivo, è cresciuta la consapevolezza che sia necessario ridisegnare la modalità del lavoro che si svolge in aula.
E’ stata quindi realizzata l’aula 3.0, grazie ad un finanziamento europeo di 22 mila euro. Il progetto che l’istituto ha presentato, arrivato primo in provincia di Rimini e tredicesimo in regione Emilia Romagna, è nato dall’esigenza di creare un nuovo spazio per l’apprendimento che coniugasse la più alta innovazione tecnologica per la didattica con la metodologia collaborativa e laboratoriale dove venga messo in risalto il lavoro del singolo alunno e la collaborazione con i compagni ed il docente, per acquisire conoscenze e competenze in modo semplice.
L’aula 3.0, allestita all’interno della scuola media “A. Panzini”, è uno spazio arredato con tavoli colorati di forma a trapezio modulari e componibili adatti a essere utilizzati per il lavoro di gruppo, a disposizione degli alunni ci sono 18 notebook e 20 tablet, ci sono due grandi LIM, con collegamento a internet attraverso la rete WIFI e al Cloud della scuola.
Le tecnologie digitali e gli arredi si muovono in stretta relazione con gli spazi dell’aula, che vengono modificati ogni volta in base alle esigenze didattiche superando i limiti imposti dalla tradizionale aula scolastica.
Nell’aula 3.0 invece di una lezione frontale, gli alunni sono liberi di spostarsi nelle diverse aree presenti, consultare libri e risorse multimediali, prendere coscienza delle nuove tecnologie di comunicazione e interagire con lo spazio e con gli arredi in maniera creativa.
L’insegnante in questo nuovo ambiente diventa un facilitatore dell’apprendimento e la lezione tradizionale è solo una piccola parte della didattica, largo spazio è lasciato alla ricerca personale e di gruppo, al brain storming, al problem solving, alle presentazioni di prodotti.