Un allenatrice di volley femminile è stata condannata a due anni e quattro mesi di carcere per violenza sessuale nei confronti di una giovane allieva che aveva 15 anni. Il Pubblico Ministero Davide Ercolani, aveva chiesto una condanna a quattro anni.
Tutto nasce alla fine del 2017 fa quando i genitori della ragazza sospettano qualcosa osservando il cambiamento di comportamento della loro figlia quando era in casa.
Hanno cercato di capire cosa stesse succedendo e tra mezze conferme della ragazzina ed altri indizi hanno presentato una denuncia ai Carabinieri.
Del caso si è occupato il Sostituto Procuratore Paola Bonetti che ha aperto un fascicolo per violenza sessuale.
La vendetta di una madre: questa la versione dell’allenatrice di pallavolo, accusata di molestie nei confronti di un’allieva minorenne.
Secondo l’allenatrice, la denuncia nei suoi confronti sarebbe provenuta dalla madre della ragazza, che non avrebbe gradito i tentativi della trainer di riavvicinare la giovane al padre.
All’allenatrice era stato comminato un divieto di avvicinamento entro i 500 metri dalla minorenne.
I giudici hanno ritenuto credibile la ricostruzione fatta dagli inquirenti su denuncia della madre con la sentenza di primo grado di condanna.