Il sapere appartiene a tutti o almeno dovrebbe essere così. Imparare è necessario per conoscere tutto quello che ci sta intorno, ma soprattutto è fondamentale per la nostra crescita personale. Non c’è limite di età per imparare qualcosa di nuovo, mettersi in gioco e vedere dove si arriva. Ed è per proprio per questi motivi che è nata la Civica Università di Cattolica e Gabicce Mare che, da oltre 30 anni, diffonde il verbo della cultura a Cattolica e non solo. Un posto aperto a tutti, con corsi di ogni genere, da quelli di lingue e informatica fino a quelli che riguardano la cucina. Dal 1999, a gestire questa speciale Università, è l’Associazione Culturale Navigare, con a capo il Presidente Giancarlo Messina, 47 anni, insegnante di lettere alle scuole medie dal 2001 e giornalista.
Presidente, da quanto esiste la Civica Università di Cattolica e Gabicce Mare?
«La Civica Università di Cattolica si propone da sempre un obiettivo condiviso a livello europeo: quello della crescita e della formazione permanente della persona anche al di fuori del contesto scolastico. Esiste da almeno 30 anni, anche se precedentemente in tono minore e con meno iniziative. Il Comune di Cattolica, poi, ha deciso di affidarne la gestione all’Associazione Navigare, un’associazione culturale riconosciuta senza fini di lucro, iscritta al Registro Regionale delle fondazioni e associazioni della Regione Emilia Romagna. Da allora ha visto un grande incremento di attività e partecipanti, tanto che il progetto, dal 2012, è stato esteso al comune di Gabicce Mare».
Quanti corsi proponete ai vostri allievi?
«Ogni anno sociale ha tantissime proposte culturali di svariata natura; quest’anno sono, ad esempio, più di 50, a cui deve aggiungersi la bellissima gara di lettura per le scuole medie ‘Per Un Pugno di Tablet’, in collaborazione con la biblioteca di Cattolica».
A chi sono rivolti i vostri corsi? Gli allievi vengono anche da fuori?
«I corsi sono rivolti a chiunque voglia continuare a crescere, ad imparare e a socializzare; quindi a tutte le età e a tutti i livelli socio-culturali. La fascia più rappresentata è quella dai 30 ai 55 anni, proprio il pieno dell’età lavorativa, quindi persone che vogliono trovare tempo per se stesse o migliorare delle competenze utilizzabili nel mondo del lavoro».
Da dove arrivano gli allievi?
«Da Cattolica, Gabicce Mare e Riccione, ma ci sono anche persone che arrivano da San Marino e Pesaro».
Potete contare su molti insegnanti? Sono tutti del posto?
«Oltre una quarantina di docenti gravita intorno alle nostre attività; sono prevalentemente persone del posto, specializzate o per lavoro o per passione, negli argomenti che noi proponiamo».
In questi anni avete avuto una buona risposta per quanto riguarda le iscrizioni?
«Certamente: quando nel 1999 Navigare ha preso in mano la Civica Università, si contavano 300 partecipanti, già nel 2000 se ne contavano 1500! Per anni la Provincia di Rimini ha raccolto i dati sulle università libere del territorio, e la “Civica” è sempre stata in testa per partecipanti e numero di attività avviate, con un gran margine sulla seconda. La Civica Università è un patrimonio culturale della nostra cittadina, un’eccellenza, e questo i cattolichini lo sentono e lo sanno. Dal ’99 ad oggi, ha avuto oltre 15.000 partecipanti a vario titolo. Solo per fare un esempio: appena messo su internet, il programma con le nuove attività ha già avuto oltre 4.500 download!
Voglio segnalare anche il coinvolgimento di diverse prestigiose aziende che ci sostengono da anni, fra cui la Banca Malatestiana, nostro main sponsor, la AEFFE, che ci mette a disposizione la sede e materiale professionale per i corsi di modellistica, e poi Cubia e Tecnogruppo per i corsi di cucina, oltre a RM Multimedia ed Eurocellular che rendono possibile donare alla scuola che vince la nostra gara di lettura un congruo numero di tablet ogni anno».
Perché e importante che questa università continui a portare avanti i suoi programmi anche in futuro?
«Come dicevo prima, l’obiettivo condiviso a livello europeo è quello della crescita e della formazione permanente della persona al di fuori del contesto scolastico: è fondamentale continuare ad imparare sempre, di continuo, perché la crescita personale corrisponde poi alla crescita sociale ed economica dello stesso territorio. Alla Civica ci si diverte perché si socializza, alcuni si sono anche sposati, e si imparano cose nuove e utili o semplicemente si coltiva il proprio hobby, un aspetto quanto mai importante per la qualità della vita, perché se i singoli vivono meglio, tutta la società ne trae grandi benefici».

A proposito di programmi, avete dei nuovi progetti in questo anno accademico da sviluppare?
«Come ogni anni abbiamo sempre nuove idee e nuove proposte, dall’uncinetto al canto, dalla scrittura creativa alla dizione, ma sarebbe lungo farne un elenco. Sicuramente i corsi di lingue destano sempre molto interesse, come quelli dedicati al benessere o alla cucina».
Per ulteriori info sulla Civica Università, visitate il sito www.associazionenavigare.org.
Nicola Luccarelli