A San Lazzaro come detto anche Isabella Conti è dello stesso avviso di Parma. “Io continuerò a riconoscere i figli delle coppie omogenitoriali: non solo i figli delle coppie composte da due mamme, ma anche i figli di quelle composte da due papà”. Come riporta l’Ansa, la sindaca precisa in un passaggio della sua intervista sulle pagine bolognesi di Repubblica: “Lo faccio perché come sindaca sono la massima autorità sanitaria nel mio Comune, quindi spetta a me la tutela del benessere dei bambini, che viene prima di tutto”.
La sindaca di San Lazzaro di Savena, ex Italia Viva da poco rientrata nel Pd, si oppone quindi al tentativo del governo Meloni di non riconoscere più i figli delle coppie gay e lesbiche. “Scatena questa campagna contro le famiglie omogenitoriali solo per stigmatizzare la comunità Lgbtq+ e perché non si parli del fatto che hanno azzerato i fondi per l’affitto e quello per la morosità incolpevole”. La prima cittadina del paese alle porte di Bologna riconoscerà, a differenza di altri Comuni, anche i figli di coppie composte da due uomini. “Io ho già riconosciuto nel 2014, primo Comune in Italia, i figli di una coppia gay, come figli uno di un papà e l’altro dell’altro papà. Nel 2015 riuscimmo a ottenere anche il riconoscimento del fatto che fossero fratelli”. Conti, che comunque si dice contraria alla maternità surrogata, sottolinea che “se non fossero biologicamente figli di nessuno dei due padri, cosa che può accadere, i bambini rischierebbero di finire in un istituto”.