Nella vita, tutto è una questione di stile. Quando parliamo di moda e tendenze lo è ancora di più. Lo sa bene l’influencer di moda forlivese Alessandro Squarzi, 54 anni. Su Instagram, a oggi, ha uno stuolo di circa 180mila follower che seguono i suoi consigli. Un imprenditore italiano del settore moda, un talent scout, nonché uno degli uomini più fotografati dagli “streetstyle blogger” del mondo. La sua attività nel fashion business inizia negli anni ’90. Prima come responsabile di boutique, poi esperto commerciale, coltiva la sua passione per il prodotto moda. Dai primi anni 2000 si dedica alla promozione e consulenza di brand che si consolidano rapidamente. Tra il 2011 e il 2013, crea due nuovi brand: Fortela e AS65. Grande appassionato di vintage, è uno dei più grandi collezionisti italiani del settore, oltre ad essere un collezionista di auto e moto d’epoca.
Squarzi, che cos’è la moda per lei?
«In primis lavoro e business: lo dimostrano le 40 persone che lavorano con me. Inoltre, la moda per me rappresenta l’amore per il buon gusto».
Come si può definire il suo stile?
«Parte da una radice, che è il classico. Fondamentalmente amo vestirmi con cose super classiche ed intramontabili. Definirei il mio stile un mix tra il classico e lo sportswear. Attenzione però, sportswear non ha nulla a che fare con lo streetwear, sono due cose diverse».
Qual è la differenza?
«C’è una bella differenza: lo sportswear è un’estrazione dal classico, lo streetwear è un’invenzione e, se devo dire, anche poco piacevole da vedere».
Come è arrivato a diventare influencer?
«Non ho deciso io di diventare influencer, sono stato scelto dalle persone che mi seguono. E questo seguito probabilmente si spiega con l’apprezzamento verso il mio modo di vestire, che non si è mai mutato nel tempo e, soprattutto, che non è cambiato in funzione della visibilità e dei social».
Oggi è più facile o difficile essere imprenditori nel mondo della moda? Tenuto conto anche di internet e dei social…
«Oggi è tutto più difficile. È più complicato, perché è cambiato il mondo ed è venuto a mancare il ceto medio. Per questa ragione oggi la moda si sviluppa su due mercati principali: il cosiddetto “fast fashion” e il settore “luxury”. Fare la guerra al ribasso contro il primo è impensabile, non ci sarebbe fine; per proporre invece un marchio luxury bisogna essere miliardari. Ecco la difficoltà che c’è oggi».
A cosa sta lavorando in questo momento?
«Sono concentrato sulla gestione dei miei showroom, affiancato dai miei collaboratori, e contestualmente porto avanti lo sviluppo e la creazione dei campionari FallWinter20-21 dei miei brand: Fortela ed AS65. Chi si ferma è perduto, per questo sono sempre in movimento e alla ricerca dell’ispirazione».
Per ulteriori info: http://instagram.com/alessandrosquarzi
Nicola Luccarelli