“Coriano va rimessa in moto, la macchina è ferma da troppo tempo e intanto le occasioni per un rilancio e un riscatto si perdono e sfumano”. Con queste parole Alessandro Leonardi si è presentato questa mattina alla stampa, durante la prima conferenza ufficiale organizzata al bar Centrale di piazza Mazzini. Sarà lui il candidato sindaco di un progetto ambizioso che a Coriano proverà a rimettere al centro dell’agenda politica mobilità, ambiente e marketing del territorio. Leonardi, 45 anni, tecnico esperto di sistemi informatici, è la sintesi di un percorso e “un’idea di territorio nuova rivolta al futuro” che ha portato allo stesso tavolo, oltre a Insieme per Coriano, anche la lista Uniti si può e il Partito Democratico.
“Bisogna far ripartire la macchina comunale – ha spiegato – per garantire a cittadini e imprese tempi certi, punti di ascolto e massima trasparenza. Il nostro obiettivo è aumentare la qualità della vita per i nostri concittadini, attraverso un nuovo patto per il lavoro tra amministrazione e imprese. Snellire la burocrazia e ridurre i costi”.
La pubblica amministrazione, secondo Leonardi, dovrà inoltre supportare e valorizzare di più le attività commerciali presenti sul territorio, “in termini di qualità dei prodotti e di qualificazione dei luoghi di vendita, per rafforzare soprattutto il settore enogastronomico che resta uno degli asset più strategici”. Altri temi su cui il nuovo candidato lavorerà sin da subito sono quelli della mobilità (“puntare sul bici-plan sarebbe un investimento per valorizzare l’intero territorio”) e soprattutto il termovalorizzatore di via Raibano. “Lo diciamo da tempo: sono necessarie azioni di compensazione e mitigazione ambientale a favore dei residenti delle zone limitrofe all’impianto. Innanzitutto col gestore bisogna lavorare per rilanciare e aggiornare il RAB, Residential Advisory Board (Consiglio Consultivo della Comunità Locale, ndr), uno strumento di trasparenza e condivisione con la cittadinanza delle principali informazioni sugli impatti ambientali”.
E la parola d’ordine sembra proprio quella di un’unità scevra da ideologie e ambizioni personali. “Coriano è una comunità, qualcosa di più grande e importante della somma di capoluogo e frazioni”, ha detto in chiusura Alessandro Leonardi. Dobbiamo ritrovare lo spirito e l’orgoglio di vivere a Coriano e di essere corianesi, vogliamo tornare ad essere un luogo cerniera tra mare ed entroterra.Tutto questo sarà possibile solo se lavoreremo insieme”.