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Albergatori Emilia Romagna in guerra con airbnb regole certe per tutti

Confesercenti regionale esprime forte preoccupazione per il fenomeno dilagante di airbnb, B&B e tutti gli altri portali che fanno a vario titolo turismo.

L’allarme viene lanciato dopo aver commissionato uno studio al “Centro studi turistici di Firenze” che ha cercato di approfondire un vero e proprio fenomeno di turismo parallelo.

Pur non essendo in grado di fare una stima puntuale, l’idea di Confesercenti è che il mercato «parallelo» valga ormai una quota consitente di quello complessivo di settore anche in Emilia-Romagna, dove si contano 67.000 annunci «smart» a un prezzo medio di 106 euro.

Confesercenti Emilia Romagna non vuol più sentir parlare di sharing economy, la definizione data negli ultimi anni a questa ricettività: “Ormai ,dice Bollettinari  direttore Confesercenti regionale, si tratta di una forma ricettiva parallela a quella ufficiale, non si tratta più di sharing economy, ma di un’attività economica vera e propria. Per fortuna a livello nazionale sono state almeno introdotte la cedolare secca del 21% e la tassa di soggiorno per gli affitti brevi”.

Filippo Donati, presidente nazionale di Asshotel punta anche il dito contro il sommerso “ con queste forme c’è un sommerso di circa il 20%: se mettessimo a sistema tutto, ci sarebbe qualche centinaia di migliaia di euro di sommerso. Abbiamo già avuto degli scambi d’opinione con la Regione Emilia-Romagna su questo tema, ma abbiamo notato una certa timidezza da parte delle istituzioni nel discutere di questo argomento. C’è forse il timore di perdere dei numeri, ma noi vogliamo essere messi nelle stesse condizioni di queste attività”.

La Confesercenti chiede, infatti, un intervento alla Regione perché ci sia un’equiparazione delle regole di queste strutture con gli alberghi: dall’Iva ai regolamenti igienico- sanitari, passando per sicurezza e altri tributi.
Occorre fare di più di ciò che si sta facendo. In importanti città del mondo già si sta cercando di limitare il fenomeno concludono i dirigenti della Confesercenti

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